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L'omicidio di Ugo Russo a Napoli

Gli amici di Emanuele Burgio ai Quartieri Spagnoli per omaggiare il murale di Ugo Russo

Gli amici di Emanuele Burgio, il 25enne ucciso a fine maggio a Palermo, hanno reso omaggio davanti al murale di Ugo Russo, il 15enne ucciso a Napoli da un carabiniere che stava tentando di rapinare. Il video del carosello di scooter, tutti senza casco, e dell’abbraccio coi familiari è stato pubblicato su TikTotk.
A cura di Nico Falco
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Un carosello in scooter tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, tutti senza casco, poi baci e abbracci davanti al murales in memoria di Ugo Russo, il 15enne napoletano ucciso da un carabiniere che stava tentando di rapinare. L'omaggio, andato in scena ai Quartieri Spagnoli, nel centro di Napoli, e ripreso in un video pubblicato su TikTok, è quello degli amici di Emanuele Burgio, ucciso nel quartiere Vucciria a Palermo nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 maggio.

L'omaggio al murale di Ugo Russo

Nei video, pubblicati inizialmente su TikTok e poi rimbalzati sui social, si vede la colonna di scooter ai Quartieri Spagnoli e alle foto degli amici del giovane siciliano, che reggono un manifesto col suo nome, vengono intervallati scatti ripresi a Napoli. Poco dopo, quando sul video compaiono le immagini girate davanti al murales, si vede l'abbraccio tra Vincenzo, il padre di Ugo Russo, e alcuni dei partecipanti al corteo.

Per il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli "il murale è diventato simbolo e richiamo della criminalità di tutta Italia e le persone per bene sono costrette ad andare via dal quartiere ostaggio della camorra. Non averlo rimosso è una vergogna". "Per fermare questa cultura criminale – prosegue Borrelli – bisogna proseguire negli interventi di rimozione dei murales, altarini ed installazioni varie che celebrano la vita criminale portati avanti dal Prefetto Valentini. Bisogna realizzare una operazione alto impatto in un Quartiere oramai allo sbando e in mano a gruppi criminali sempre più pericolosi. Il murale di Russo, proposto come omaggio ad un "martire" in realtà è un invito ai giovani a seguire certi modelli di vita ed è la glorificazione della criminalità come modello di vita, va rimosso al più presto".

Chi era Emanuele Burgio, figlio del boss Filippo

Emanuele, 25 anni, era il figlio del boss Filippo Burgio, detenuto, che sta finendo di scontare una condanna a 9 anni per mafia. Emanuele non era inquadrato in contesti mafiosi; non era stato mai arrestato, era stato assolto l'anno scorso da un'accusa di rapina ed attualmente era sotto processo per droga, accusato di avere trasportato un carico di hashish da Vicenza a Palermo. Secondo le ricostruzioni il ragazzo è stato ucciso da tre persone dopo una lite per motivi di viabilità; i tre lo avrebbero raggiunto nella notte e gli avrebbero sparato almeno tre colpi di pistola. Il Questore di Palermo, considerata la caratura criminale del padre, aveva comunque deciso di vietare i funerali pubblici.

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