Gaia, massacrata dall’ex a Pozzuoli: arrestati i due complici dell’uomo

A distanza di un mese e mezzo sono arrivati altri due arresti per la vicenda di Gaia, la 25enne di Bacoli che, agli inizi di aprile, era stata aggredita dal suo ex, che dopo averla picchiata aveva tentato di farla cadere da una balaustra: in manette sono finiti i due presunti complici dell'uomo, sottoposto agli arresti domiciliari perché gravemente indiziati di lesioni personali aggravate in concorso. I due, D. M. e C. A., rispettivamente 30 e 32 anni, sono stati rintracciati dai carabinieri in esecuzione dell'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura di Napoli – IV Sezione – Fasce Deboli.
I fatti risalgono alla serata di sabato 5 aprile. La ragazza, come aveva poi raccontato lei stessa anche in video con il deputato Francesco Emilio Borrelli, era stata bloccata dal suo ex marito in via San Gennaro Agnano, nel territorio del comune di Pozzuoli. L'uomo l'aveva aggredita, le aveva rotto il naso e aveva provato a farla cadere nel vuoto. L'ex marito, Claudio Amirante, era stato rintracciato dai carabinieri, arrestato per tentato omicidio in flagranza differita e portato in carcere. La ragazza era stata portata in ospedale, dove i medici avevano rilevato lesioni su tutto il corpo con prognosi di 30 giorni.
Le indagini dei carabinieri hanno portato all'identificazione degli altri due, che secondo il racconto della giovane avevano attivamente partecipato a quel raid. In particolare, i due, durante quella aggressione, avrebbero parcheggiato l'automobile in modo da bloccare la via d'uscita alla vettura di Gaia, avrebbero messo in fuga la persona che si trovava con lei e avrebbero aiutato Amirante mentre cercava di obbligare la 25enne a salire sul veicolo.