Focolaio di coronavirus a Sant’Antonio Abate, negativi i primi tamponi analizzati

Sono negativi i primi tamponi analizzati a Sant'Antonio Abate quest'oggi, primo giorno di "mini zona rossa" per il paese della Costiera. Al momento la situazione in città appare tranquilla, anche se si registrano i primissimi disagi dovuti all'istituzione della mini zona rossa su via Croce di Gragnano, soprattutto per chi stamattina è andato a lavoro poco prima che fossero montate le transenne che ne delimitano la zona. L'ordinanza, che sarà valida fino al 14 agosto, non ha colto impreparati i cittadini che già da ieri sera ne erano al corrente. Ma si registrano già i primi casi di persone che stanno pensando di spostarsi altrove per potersi recare a lavoro senza problemi.
L'ordinanza emanata ieri prevede infatti che tutti coloro con "residenza, domicilio o dimora nella via Croce di Gragnano" nel comune di Sant'Antonio Abate, dovranno restare fino al 14 agosto in "isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle dette abitazioni". Tuttavia, viene concessa comunque la "possibilità di transito in ingresso ed in uscita dalla strada indicata da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell'attività di assistenza, limitatamente alle presenze che risultino necessarie allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale". Il problema, dunque, è per chi lavora e non può farlo da casa. Nell'ordinanza viene infatti specificato che "al di fuori delle ipotesi sopra menzionate, non è consentita l’uscita dall’area indicata per lo svolgimento di attività lavorativa". E dunque, chi è rientrato oggi da lavoro (dopo esservisi recati prima dell'entrata in vigore della mini zona rossa, ora dovrà restare a casa. Almeno fino a venerdì, quando saranno terminati i tamponi e l'iter sanitario previsto. Nella sola giornata di ieri, i casi emersi a Sant'Antonio Abate sono stati infatti 25: troppi per non far scattare i protocolli d'emergenza.