Disastro Funivia Faito, avviso di garanzia all’Eav: salgono a 26 gli indagati

Risulta indagata anche l'Eav per il disastro della Funivia del Faito, costato la vita a quattro persone ad aprile: gli indagati sono passati da 25 a 26. Si tratta di un atto dovuto, in vista di un accertamento tecnico irripetibile disposto dalla Procura di Torre Annunziata (sostituto procuratore Alessandro Riccio). Inizialmente nel registro degli indagati erano state iscritte quattro persone, salite a 25 il 15 maggio, quando era stato aggiunto anche Umberto De Gregorio, presidente dell'ente gestore dell'impianto.
Disastro Funivia Faito, 26 indagati
Il conferimento dell'incarico irripetibile è stato fissato per le 15 del prossimo 19 giugno negli uffici della Procura. Tre degli indagati hanno chiesto un incidente probatorio e attendono la decisione del giudice. Ad anticipare la notizia dell'iscrizione di Eav sono Il Mattino e Repubblica. Agli indagati vengono contestati i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose causati da condotte omissive in relazione alla progettazione, manutenzione, controllo, verifica, vigilanza e ispezione dell'impianto.
Il disastro risale allo scorso 17 aprile. Una delle cabine era rimasta sospesa nel vuoto mentre l'altra era precipitata in un dirupo, causando la morte di quattro persone, ovvero il dipendente dell'Eav Carmine Parlato, la giovane turista israelo-palestinese Janan Suliman, i coniugi Elaime Margaret e Graeme Derek Winn, e il ferimento della quinta che era a bordo, cioè Thabet Suliman, fratello di una delle vittime. Circa un mese dopo l'incidente, a metà maggio, era stata ritrovata, spezzata, la testa fusa del cavo trainante, ovvero il cuneo di piombo che si trova sopra la cabina che si fonde nella parte terminale della fune traente; l'ipotesi è che si sia rotta questa e non il cavo.
Eav: "Reato di falso non contestato"
Con una nota, L'Eav ha replicato per precisare che "la notizia non rappresenta una novità in quanto l’Azienda era stata già avvisata in occasione dell’accertamento tecnico irripetibile fissato il 23 maggio ed attualmente sospeso in attesa che il Gip decida sulle richieste di incidente probatorio". Inoltre, si legge ancora, "i reati di falso non vengono contestati ad Eav (si tratta, peraltro, di ipotesi che non rientrano nel catalogo dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01) ma esclusivamente ad alcuni indagati tra i quali non vi è il presidente Umberto De Gregorio".