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Detenuto tenta la fuga dal carcere di Secondigliano: fermato sul tetto dai poliziotti

Il detenuto si è arrampicato sul tetto dell’istituto penitenziario napoletano, ma è stato bloccato dagli agenti della Polizia Penitenziaria.
A cura di Valerio Papadia
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Tentativo di evasione nel carcere di Secondigliano, a Napoli, sventato dagli agenti della Polizia Penitenziaria. Nella mattinata di ieri, martedì 20 maggio, un detenuto ha tentato di evadere arrampicandosi sul tetto dell'istituto penitenziario partenopeo, ma è stato raggiunto e bloccato dai poliziotti. A rendere noto quanto accaduto è il Consipe, sindacato di Polizia Penitenziaria: "Solo grazie al tempestivo e coraggioso intervento del personale di Polizia Penitenziaria l'episodio si è concluso senza gravi conseguenze" si legge in una nota a firma del dirigente Bruno Faraldo.

"Il tentativo di evasione – ha dichiarato ancora Faraldo – è l'ennesima conferma di un sistema al collasso. Sovraffollamento, organici insufficienti e carenze infrastrutturali mettono quotidianamente a rischio la sicurezza del penitenziario e la salute psicofisica del personale in servizio".

Su quanto accaduto nell'istituto di Secondigliano è intervenuto anche il vicepresidente nazionale del Consipe, Luigi Castaldo, che ha dichiarato: "La vigilanza tecnologica non può sostituire la vigilanza umana, le telecamere non possono prendere il posto dei poliziotti, soprattutto in un sistema come quello penitenziario, dove è in gioco la vita delle persone. Più risorse umane significa più sicurezza, e più sicurezza si traduce in maggiore benessere per il personale e in un'applicazione più efficace della pena, realmente finalizzata al reinserimento sociale del recluso".

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