De Luca: “Sì al coprifuoco alle 23 per i ristoranti. A Napoli 1.100 positivi e 3mila in quarantena nelle scuole”

Nella sua diretta del venerdì Vincenzo De Luca attacca a testa bassa il governo sullo scontro per il coprifuoco: «Mateniamolo – afferma – ma se non dobbiamo prendere in giro i ristoratori, mi pare ragionevole consentire a loro l'apertura fino alle 23 e il rientro a casa fino alle 23.30, perché se esco dal ristorante devo avere la possibilità di arrivare a casa, magari esibendo lo scontrino fiscale. E poi tutto chiuso. Ma sarebbe necessario avere i controlli. Però ancora oggi mancano le decisioni fondamentali rispetto al controllo del territorio. Zona rossa, zona gialla, zona arancione, stupidaggini. L'Italia è abbandonata a se stessa».
Poi l'attacco a Matteo Salvini: «Non dice come controllare la movida notturna. Parliamoci con chiarezza: dobbiamo avere equilibrio tra esigenza sanitaria e funzioni economiche ma dobbiamo sapere che non dobbiamo giocarci l'estate. Perché se non ci muoviamo con attenzione noi ci giochiamo l'estate. Siamo ad aprile facciamo finta di aprire ma poi saremo costretti a richiudere tutto».
I contagi nelle scuole a Napoli
La questione scuola: «Nella settimana 11-18 aprile – rivela il governatore della Campania – registriamo nell'Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 centro ben 1.189 casi positivi nelle scuole fra gli alunni. Nell'infanzia 33, nella primaria 99, alle medie 28 e alle superiori 29. I contatti scolastici in quarantena sono 3.000. I familiari stretti sono 470. L'anno scolastico – dice – è saltato. Per me sarebbe stato ragionevole aprire per le prima medie e le ultime classi superiori che hanno l'esame di maturità. Ma sinceramente avrei guardato con preoccupazione a una apertura generalizzata a un solo mese dalla fine dell'anno scolastico. Si ha la sensazione che si affrontino i problemi solo per motivi ideologici. Nei trasporti non è cambiato nulla, io mi auguro che non si riaccendano focolai pericolosi».