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Guerra in Ucraina

Da Avellino a Leopoli per salvare il cane: “Mia figlia stava male, non mangiava più”

La storia di Natalia, 28 anni, partita da Cervinara alla volta di Leopoli per recuperare l’husky di famiglia. “Mia figlia stava male, non mangiava più”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il piccolo Archi accarezzato da Nicole
Il piccolo Archi accarezzato da Nicole
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Da Avellino a Leopoli, in Ucraina, per salvare il cane di famiglia, che era rimasto in patria. Questa è la storia di Natalia, 28 anni, una delle tante profughe causate dell'invasione russa dell'Ucraina, che ha trovato accoglienza nel piccolo comune di Cervinara, nella provincia irpina. Ma che è ripartita alla volta di Leopoli per recuperare il cane di famiglia, dopo che la figlia Nicole ha iniziato a stare male. Una storia a lieto fine: Archi (pronunciato "arci"), il cucciolone di husky siberiano, è arrivato in Irpinia per la gioia della piccola e anche della sua. Il cane si è subito ambientato alla nuova realtà avellinese, ed è stato al settimo cielo per aver ritrovato la propria famiglia umana.

La storia di Natalia

Natalia e la famiglia erano in vacanza da alcuni amici a Montesarchio, in provincia di Benevento, quando l'esercito russo a fine febbraio ha invaso l'Ucraina. Per loro, dunque, impossibile tornare in patria. Ma per fortuna hanno trovato subito accoglienza a Cervinara, comune dell'avellinese, dove ora vivono. Ma c'era il problema di Archi, che era rimasto a Leopoli proprio perché la famiglia era in vacanza in Italia: e là era rimasto, presso alcuni amici di famiglia. Ma la piccola Nicole ha iniziato a stare male: troppo il dolore per il distacco dal suo amato husky, e ha anche iniziato a perdere peso. A quel punto, la madre si è fatta coraggio, ed ha preso la più drastica delle decisioni: mettersi in autobus e raggiungere l'Ucraina per riportare Archi dalla sua figlioletta.

Il ritorno con Archi

Oggi la famiglia si è riunita: il cucciolone di husky siberiano è tenuto fieramente al guinzaglio da mamma Natalia con la piccola Nicole che lo riempie di coccole. E che ai microfoni del TgR Campania ha raccontato la sua storia: "Quando sono tornata a Leopoli, la mia città, ho trovato la zona dove vivevamo bombardata e soldati ovunque", spiega Natalia. Che però non si è persa d'animo: ha raggiunto Archi e lo ho riportato in Italia in autobus. Alle donne, infatti, è permesso lasciare il paese (contrariamente agli uomini tra i 18 ed i 65 anni, per la legge marziale proclamata dopo l'invasione russa). E oggi, Nicole ha ripreso a mangiare e vivere serena, con il suo fedele Archi: frequenta l'asilo a Cervinara, e si diverte a giocare con il suo fedele husky, contento a sua volta di aver ritrovato la propria famiglia umana.

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