Da Avellino a Leopoli per salvare il cane: “Mia figlia stava male, non mangiava più”

Da Avellino a Leopoli, in Ucraina, per salvare il cane di famiglia, che era rimasto in patria. Questa è la storia di Natalia, 28 anni, una delle tante profughe causate dell'invasione russa dell'Ucraina, che ha trovato accoglienza nel piccolo comune di Cervinara, nella provincia irpina. Ma che è ripartita alla volta di Leopoli per recuperare il cane di famiglia, dopo che la figlia Nicole ha iniziato a stare male. Una storia a lieto fine: Archi (pronunciato "arci"), il cucciolone di husky siberiano, è arrivato in Irpinia per la gioia della piccola e anche della sua. Il cane si è subito ambientato alla nuova realtà avellinese, ed è stato al settimo cielo per aver ritrovato la propria famiglia umana.
La storia di Natalia
Natalia e la famiglia erano in vacanza da alcuni amici a Montesarchio, in provincia di Benevento, quando l'esercito russo a fine febbraio ha invaso l'Ucraina. Per loro, dunque, impossibile tornare in patria. Ma per fortuna hanno trovato subito accoglienza a Cervinara, comune dell'avellinese, dove ora vivono. Ma c'era il problema di Archi, che era rimasto a Leopoli proprio perché la famiglia era in vacanza in Italia: e là era rimasto, presso alcuni amici di famiglia. Ma la piccola Nicole ha iniziato a stare male: troppo il dolore per il distacco dal suo amato husky, e ha anche iniziato a perdere peso. A quel punto, la madre si è fatta coraggio, ed ha preso la più drastica delle decisioni: mettersi in autobus e raggiungere l'Ucraina per riportare Archi dalla sua figlioletta.
Il ritorno con Archi
Oggi la famiglia si è riunita: il cucciolone di husky siberiano è tenuto fieramente al guinzaglio da mamma Natalia con la piccola Nicole che lo riempie di coccole. E che ai microfoni del TgR Campania ha raccontato la sua storia: "Quando sono tornata a Leopoli, la mia città, ho trovato la zona dove vivevamo bombardata e soldati ovunque", spiega Natalia. Che però non si è persa d'animo: ha raggiunto Archi e lo ho riportato in Italia in autobus. Alle donne, infatti, è permesso lasciare il paese (contrariamente agli uomini tra i 18 ed i 65 anni, per la legge marziale proclamata dopo l'invasione russa). E oggi, Nicole ha ripreso a mangiare e vivere serena, con il suo fedele Archi: frequenta l'asilo a Cervinara, e si diverte a giocare con il suo fedele husky, contento a sua volta di aver ritrovato la propria famiglia umana.