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Covid 19

Napoli, a San Gregorio Armeno chiuse le botteghe del presepe per protesta: “Cedesi attività”

Protesta simbolica degli artigiani e maestri presepiai di San Gregorio Armeno contro la crisi Covid che hanno abbassato le saracinische delle botteghe ed esposto un cartello con la scritta: “Cedesi San Gregorio Armeno”. Casillo: “Molte attività rischiano di non riaprire più. I nostri appelli alle istituzioni inascoltati”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La strada dei presepi San Gregorio Armeno verso la chiusura a causa della crisi Covid19. "Vogliono comprare le nostre botteghe", il grido d'allarme dei maestri pastorai: "Sono venuti gli agenti immobiliari a chiedere se vogliamo cedere. C'è ci vuole approfittare delle nostre difficoltà per trasformare la strada in un centro commerciale". Gli artigiani questa mattina sono scesi in piazza per protestare contro la mancanza di aiuti da parte delle istituzioni per superare la crisi economica legata alla pandemia. Davanti alle botteghe con le saracinesche chiuse è stato esposto un cartello con la scritta “Cedesi San Gregorio Armeno”. "Un gesto – spiega Gabriele Casillo, dell'associazione dei bottegai – per denunciare che la situazione ormai è gravissima e che, purtroppo, se continuerà così, molte botteghe saranno costrette a chiudere definitivamente, lasciando spazio ad altri tipi di attività ben distanti dall'antica arte presepiale, ponendo così fine alla tradizionale unicità di San Gregorio Armeno, conosciuta in tutto il mondo come la famosa via dei presepi".

"Inascoltati i nostri appelli alle istituzioni"

Il 30 marzo scorso i maestri pastorai di San Gregorio Armeno avevano inviato una pec agli organi istituzionali, dalla Regione Campania, al presidente della Camera Roberto Fico. "A questa richiesta di aiuto però – sottolinea Casillo – non abbiamo avuto alcuna risposta. Per questo motivo mercoledì 14 aprile alle ore 10,00 una delegazione di artigiani, soci dell'associazione "Le Botteghe di San Gregorio Armeno", sosterà davanti alla sede della Regione Campania di via Santa Lucia con la speranza che il Governatore De Luca la riceva affinché si trovi una valida soluzione che permetta alle storiche botteghe di resistere".

Cosa chiedono i pastorai a De Luca? "Sgravi Fiscali; Sostegno economico delle spese vive di tutte le attività con un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte a tasso agevolato. Vaccino per tutti gli abitanti e i lavoratori del centro Antico (UNESCO) al fine di renderlo covid free in quanto meta turistica. Organizzazione preventiva per accogliere turisti, spronando il governo centrale ad attuare norme nazionali per far sì che il turismo possa ripartire in tutta sicurezza, così come stanno facendo già diversi paesi europei e non. Si fa presente che questi aiuti, per la sopravvivenza minima delle storiche botteghe fino a ottobre 2021, porteranno un notevole beneficio sociale ed economico a tutta la comunità, in quanto, essendo Via San Gregorio Armeno un attrattore naturale del turismo campano, italiano ed estero, attirerà tantissimi turisti nella Città di Napoli e di conseguenza nella Regione Campania, riportando l'Italia ai vertici della meta turistica di tutto il Mondo".

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