Cori razzisti contro i napoletani a Udine, De Giovanni: “Basta, non è ironia”

Non si tratta di ironia, ma di cori razzisti. Maurizio De Giovanni, scrittore e sceneggiatore napoletano, ha duramente attaccato i cori dello Stadio Friuli da parte dei tifosi bianconeri contro quelli napoletani. Insulti che sono piovuti in diversi occasioni e che si sono distinti soprattutto in due tipi: da una parte il solito "Noi non siamo napoletani", dall'altro i cori "Vesuvio lavali col fuoco", per i quali poi è scattata la segnalazione dell'arbitro nel proprio referto. Cori perfettamente udibili dalle telecronache radio e televisive, per i quali tuttavia c'è chi prova a vederli come "semplici sfottò" o addirittura "ironia".

E Maurizio De Giovanni, che già in passato era stato molto critico nei confronti di episodi del genere, ha dunque voluto puntare nuovamente il dito contro l'accaduto, spiegando: "Non è tanto il fatto in sé, che francamente è indice di tale ottusa stupidità che induce più alla stanchezza che all'ira; e nemmeno il ripetersi di questo indecente malcostume, nel silenzio delle istituzioni sportive e non. E' l'ignobile modalità di questa stampa di raccontare parzialmente e sostanzialmente avallandola una mentalità imbecille, che qualifica con assoluta precisione l'ignobile arretratezza culturale di un aggregato di persone che nasconde vigliaccamente il proprio modo di pensare riunendosi in branco. Senza offesa per il branco". Quest'oggi intanto è arrivata anche la decisione del giudice sportivo Gerardo Mastandrea, che ha inflitto 10mila euro di multa all'Udinese Calcio proprio per i cori "insultanti di matrice territoriale" dei propri tifosi verso quelli del Napoli presenti alla "Dacia Arena – Stadio Friuli" di Udine.
