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Coppia intossicata ad Ariano Irpino, si indaga per omicidio colposo. Sigilli al ristorante

Proseguono le indagini sulla coppia intossicata dopo una cena in un locale ad Ariano Irpino: la donna è morta, il marito è in gravi condizioni. L’avvocato della titolare del locale: “Attendiamo gli esiti delle indagini”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Si continua ad indagare ad Ariano Irpino sulla vicenda che ha portato alla morte di una donna di 46 anni, e al ricovero in gravi condizioni del marito 52enne, ora all'ospedale Cotugno di Napoli. Il sospetto di una intossicazione causata da qualcosa che possano aver mangiato è sempre più plausibile, ma bisognerà attendere l'autopsia sul corpo della donna per avere qualche certezza in più. Intanto, la cartella clinica della donna è stata già acquisita, mentre le forze dell'ordine hanno posto i sigilli al locale dove i due, il sabato sera prima di aver iniziato a stare male, erano stati a cenare. Si indaga per omicidio colposo, ma al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati da parte della Procura della Repubblica presso il tribunale di Benevento, competente per il territorio dell'Alta Irpinia.

L'avvocato Guerino Gazzella, che difende la titolare del locale di Ariano Irpino finito ora nell'occhio del ciclone per la presunta intossicazione alimentare, ha diffuso una nota nella quale, oltre ad esprimere solidarietà a nome proprio e della titolare del locale stessa, spiega che "è necessario precisare che, immediatamente, la mia assistita si è resa disponibile a collaborare con le forze di polizia giudiziaria che, in questo momento, stanno svolgendo tutte le indagini del caso. A tal proposito", spiega ancora l'avvocato Gazzella, "ci tiene a evidenziare che i prodotti oggetto dei controlli sono stati utilizzati da numerosi altri utenti della struttura e anche dalla stessa famiglia del titolare, senza determinare alcun problema. Per questo, confidiamo vivamente negli accertamenti giudiziari in corso, affinché, possa emergere, chiaramente, la verità. Attendiamo gli esiti delle indagini in corso e, allo stesso tempo, abbiamo intrapreso tutte le opportune e necessarie attività difensive utili a tutelare la mia assistita", conclude ancora Gazzella.

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