Con la zona rossa e negozi chiusi, i capi d’abbigliamento falsi venduti su internet

Vendevano capi d'abbigliamento falsi, delle marche più prestigiose, attraverso internet e approfittando del lockdown dei negozi reali. Quasi 14mila i capi falsi sequestrati dalla Guardia di Finanza di Napoli in due diversi depositi adibiti a veri e propri outlet tra Giugliano in Campania e Casandrino. Con la regione diventata zona rossa per l'emergenza covid, insomma, la vendita di capi d'abbigliamento fasulli sembra aver scelto la strada dell'e-commerce online, soprattutto utilizzando i principali social network per trovare acquirenti più o meno ignari per la propria merce.
Tre le persone denunciate dalla Guardia di Finanza al termine dell'operazione. All'interno degli outlet abusivi sono stati recuperati quasi 14mila capi con firme d'autore (Gucci, Fendi, Palm Angel, D-Squared): replicate alla perfezione dai professionisti del falso, ed in vendita via internet in tutta Italia. All'interno dei depositi trasformati in outlet e magazzini, trovata anche documentazione contabile che ha certificato come gli ordini arrivassero da tutta Italia.
Dalle analisi di questi documenti, è emerso come la maggior parte degli acquirenti fosse ignara che i capi fossero falsi, sebbene li acquistassero alla metà del costo indicato sui cartellini, facendo loro credere che si trattasse di articoli originali, venduti a prezzo di realizzo e dunque inferiore a quello dei tradizionali punti vendita. Una truffa vera e propria, agevolata dal fatto che i negozi in questo momento siano chiusi in molte regioni d'Italia e che, con l'avvicinarsi delle feste natalizie, in molti abbiano ripiegato sull'e-commerce per acquistare regali per sé stessi e per parenti e amici.