Castellammare, arrestato figlio del boss. Complice denunciato, è staffista del sindaco di Sant’Antonio Abate

Mentre i carabinieri si preparavano ad entrare nell'edificio, alla ricerca di Vincenzo D'Alessandro, figlio 22enne del boss Luigi dell'omonimo clan, quel ragazzo in strada si è messo a urlare. Come se volesse attirare l'attenzione su di sé. Un comportamento che, vista la fuga sui tetti partita proprio in quei momenti, i carabinieri hanno interpretato come un tentativo di avvertire il figlio del boss: per questo motivo nella stessa operazione è scattata la denuncia per un 20enne, impiegato del Comune di Sant'Antonio Abate, dove lavora nello staff del sindaco Ilaria Abagnale.
Il figlio del boss fugge sui tetti, arrestato
L'intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo di Castellammare di Stabia nella serata di ieri, 29 ottobre. I militari dovevano notificare a Vincenzo D'Alessandro la sospensione dell'affidamento al servizio sociale. Provvedimento firmato dall'Ufficio di Sorveglianza del Tribunale per i minorenni di Napoli che per il 22enne significava il carcere.
Il ragazzo, quando si è accorto delle pattuglie in strada, è scappato dalla sua abitazione saltando da un tetto all'altro. Ormai circondato, però, durante il tentativo di fuga è caduto ed è stato catturato.
Denunciato componente dello staff del Sindaco
Il 20enne in strada, quello che si era messo ad urlare all'arrivo dei carabinieri, è stato fermato ed identificato; si tratta di un impiegato pubblico del Comune di Sant'Antonio Abate, componente dello staff del sindaco. Accusato di avere ostacolato le operazioni, secondo i carabinieri le sue urla servivano per lanciare l'allarme al figlio del boss e il suo comportamento successivo aveva lo scopo di tenerli impegnati per dare al giovane modo di allontanarsi.
Il sindaco Abagnale: "Incarico revocato con effetto immediato"
Il sindaco di Sant'Antonio Abate, Ilaria Abagnale, fa sapere di avere immediatamente "dato mandato di revocare con effetto immediato il suo incarico presso lo staff"; il provvedimento è già esecutivo. "Ieri mattina non era in servizio al Comune e nei giorni scorsi spesso si era assentato – prosegue la Abagnale – ma mai avremmo immaginato che potesse essere coinvolto in una vicenda di questo genere per la quale, è il nostro auspicio, speriamo possa chiarire la sua posizione. Di certo, secondo i principi di legalità che hanno sempre mosso l'operato dell'amministrazione da me guidata, non possiamo tollerare simili comportamenti".