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Caro energia, il prezzo delle bollette fino al 70% in più. I pizzaioli: “Una Margherita costerà 8 euro”

L’aumento delle bollette dell’energia elettrica ha investito, per forza di cose, anche le attività commerciali. A Fanpage.it alcuni pizzaioli denunciano un aumento anche del 70%: “Così una Margherita costerà anche 8 euro”.
A cura di Valerio Papadia
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Luigi Marra mostra le bollette della corrente a confronto (Foto: Fanpage.it/Carmine Benincasa)
Luigi Marra mostra le bollette della corrente a confronto (Foto: Fanpage.it/Carmine Benincasa)

Non solo il caro benzina, che ha colpito duramente cittadini e trasportatori che, qualche notte fa, hanno bloccato l'Autostrada A1, all'altezza di Caserta, in segno di protesta. Con l'inizio del nuovo anno, purtroppo, anche le bollette di gas ed energia elettrica hanno subito un aumento vertiginoso: a pagarne le spese, come al solito, sono i cittadini, ma anche le attività commerciali, che hanno dovuto far fronte a un aumento dei costi di approvvigionamento delle materie prime e delle utenze che si riflette, inevitabilmente, anche sui clienti. A Fanpage.it, Luigi Marra della pizzeria San Carlo 17 e Antonio Prisco delle pizzerie Prisco, hanno lamentato un rincaro delle bollette dell'energia elettrica anche del 70% in più rispetto al 2021.

Con il caro bollette aumenta anche il costo delle materie prime

"A novembre ho ricevuto una bolletta per l'energia elettrica – dice a Fanpage.it Luigi Marra – di 718,90 euro. A gennaio 2022 la situazione è completamente cambiata, con il prezzo che è praticamente raddoppiato: mi è arrivata infatti una bolletta di 1.309 euro". Bolletta quasi triplicata, invece, per Antonio Prisco, che in una sua pizzeria, con riferimento ai mesi di aprile e maggio 2021, ha speso di energia elettrica 855 euro; nel febbraio 2022, invece, la bolletta è stata di 1.879 euro, "L'azienda è sempre la stessa, i consumi sono sempre uguali – dice Prisco, mostrando le due bollette a confronto – ma il costo è quasi triplicato".

Dall'inizio dell'anno, poi, non c'è stato soltanto un aumento delle bollette: complice anche la guerra in Ucraina, stiamo assistendo anche al rincaro di alcuni prodotti, come il grano e, di conseguenza, la farina, materia prima fondamentale per una pizzeria. "Da 24 euro al sacco – spiega Prisco – oggi la farina la paghiamo 30 euro al sacco". "C'è stato un aumento anche solo del sacco, dell'involucro – dice invece Marra – che ora ci costa 1,40 euro rispetto agli 80 centesimi di prima". A queste condizioni, secondo il pizzaiolo, una pizza Margherita, che prima costava, ad esempio, 5 euro, adesso arriverà a costare 7/8 euro.

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