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Frana a Casamicciola (Ischia)

Caos di governo sui morti di Ischia. Salvini: “Otto vittime”. Ma è smentito da tutti

Il ministro delle Infrastrutture da Milano fornisce la notizia dei morti di Ischia. Ma dopo alcune ore sono il prefetto di Napoli e il ministro dell’Interno a smentire i numeri. Tajani: “Avrà avuto numeri sbagliati”
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Non si trattasse di un dramma con dispersi, forse morti, feriti gravi, case sdradicate e territori devastati da fango e pioggia potremmo definirlo un «pasticciaccio brutto». Fatto sta che al banco di prova della prima, drammatica emergenza idrogeologica al Sud Italia, a Napoli, Isola di Ischia, comune di Casamicciola, il governo guidato da Giorgia Meloni è contraddittorio, con fughe in avanti sul più delicato dei dati: i morti accertati.

A Ischia, subito dopo la frana che ha devastato l'area di Casamicciola, era chiaro a tutti fin da stamane che vi potessero essere morti. In mattinata, poco dopo mezzogiorno, mentre le squadre di soccorso di movimento terreno arrivavano a Ischia, da Milano, dove era all'inaugurazione della nuova metropolitana M4, Matteo Salvini,  vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti fa sobbalzare giornalisti di tutt'Italia fornendo dalla Lombardia una notizia che i giornalisti sul posto, a Ischia non avevano: «Sono otto i morti accertati per la frana a Ischia».

Si rincorrono telefonate, i giornalisti italiani e quelli stranieri battono furiosi sulle tastiere dei computer e sugli smartphone, le agenzie di stampa lanciano pezzi flash. Chi è a Napoli cerca riferimenti locali: prefettura, carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile sono le donne e gli uomini sul posto, impegnati nei soccorsi. Che si temano morti è quasi certo, purtroppo. Ma la cifra da dove è uscita?

Il comando provinciale dei carabinieri di Napoli dice che a loro non risultano cadaveri ritrovati e che le ricerche di dispersi sono in corso. Idem i Vigili del Fuoco, i volontari, i referenti sul luogo non hanno cifre.

Poi arriva il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, parlando alla stampa per fare il punto sulla situazione in corso che è molto chiaro sull'argomento: «No, ma non ci sono morti accertati».

Nemmeno il capo del governo Giorgia Meloni fa riferimento alle vittime nel suo messaggio, non ne parla nemmeno il capo della Protezione civile nazionale, non una parola dalle istituzioni locali: né Vincenzo De Luca, presidente della Regione né Gaetano Manfredi sindaco della città metropolitana dicono niente. Nessun sindaco o commissario prefettizio dei 6 Comuni di cui è composta l'isola di Ischia ha parlato. Solo Matteo Salvini dichiara che ci sono: «Otto morti».

Qualcosa non quadra. Le telefonate arrivano al Viminale. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che si trova nella sala operativa dei vigili del fuoco a Roma. Per lui si accendono le telecamere dei media, è lui quello titolato a parlare su questioni simili:

Al momento non ci sono morti accertati ma c'è qualche difficoltà nelle operazioni di soccorso perché le condizioni climatiche sono ancora molto impegnative.

Stiamo mandando mezzi sia via mare, sia per il sorvolo aereo.

Sono in stretto contatto con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sia con i miei colleghi ministri.

È una situazione in evoluzione molto grave e da seguire.

Dunque niente otto morti. Il conto è da rifare. il risultato è che il Viminale avoca a sé le informazioni sulla vicenda di Casamicciola. Fuori carabinieri, vigili del fuoco e pure gli altri ministeri. Sarà Piantedosi a fornire aggiornamenti.

Poco dopo le 15, arriva la sciabolata contro Salvini, stavolta da Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania:

È auspicabile a tal proposito che non si assista allo sventagliamento di dichiarazioni, del tutto propagandistiche, e non verificate, a cui abbiamo assistito in queste ore, anche da parte di chi non ha nessun ruolo o competenza in materia, o addirittura da parte di chi storicamente ha difeso ogni forma di abusivismo.

Almeno di fronte a questi eventi, la sobrietà sarebbe necessaria.

Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile nazionale ribadisce per i meno attenti: «Non ci sono i nostri numeri o numeri di altri, ci sono i numeri della Prefettura proprio per evitare confusione».

A chiuderla, almeno politicamente, in serata è il vicepremier Antonio Tajani che era a Napoli per la prima del Teatro San Carlo e invece si è trovato nella riunione per la calamità naturale:

Salvini? Io stavo qua, ero in viaggio, non ho parlato con Salvini ma evidentemente c'erano numeri che qualcuno ha detto che venivano dall'isola, magari nella concitazione qualcuno ha riferito dei numeri al ministro Salvini, suppongo…

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