244 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il campione olimpico Davide Tizzano ringrazia l’Ospedale Cardarelli dopo il ricovero: “Grande umanità”

Davide Tizzano, campione olimpico e mondiale di canottaggio, oggi Direttore del Centro di Preparazione Olimpica di Formia, ha voluto ringraziare l’ospedale Cardarelli di Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
244 CONDIVISIONI
Immagine

"Voglio ringraziare tutto il personale dell'Ospedale Cardarelli per come mi ha accolto, curato e supportato nelle tre settimane di degenza, che non sono state facili, ma che grazie alla professionalità di tutti sono state metabolizzate nel migliore dei modi. Qui ho trovato una grandissima professionalità da parte di tutti: medici, infermieri, operatori sociosanitari e tutto il personale. Un reparto di altissimo livello, grandissima professionalità e grande umanità". A parlare è Davide Tizzano, campione olimpico e mondiale di canottaggio e grinder di Luna Rossa, oggi Direttore del Centro di Preparazione Olimpica di Formia.

Tizzano è stato ricoverato tra aprile e maggio scorsi per tre settimane presso il nosocomio partenopeo. In un commosso videomessaggio, pubblicato sulle pagine sociale del Cardarelli, ha voluto ringraziare tutto il personale dell'ospedale: "Mi avete ridato la possibilità di tornare alle mie attività professionali. Voglio inviarvi questo messaggio dal centro di Formia, dove si allenano i più grandi atleti olimpici italiani". Tizzano ha voluto ringraziare in special modo anche l'equipe del reparto di Ematologia con Trapianto di Midollo, diretto dalla dottoressa Alessandra Picardi.

"Il Programma Trapianti di Cellule Staminali dell’Ospedale Cardarelli – spiega il Cardarelli – conta circa 80 trapianti all’anno e dal 2019 effettua anche trapianti allogenici da qualsiasi tipo di donatore e fonte di cellule staminali. Presso il centro, attivo da 20 anni, sono stati eseguiti oltre 900 trapianti autologhi. Il trapianto allogenico di CSE consiste nella reinfusione di cellule staminali ematopoietiche (CSE) di un donatore sano in un ricevente malato, che è stato "condizionato" cioè preparato con la somministrazione di chemioterapia o radioterapia ad alta intensità. Questa procedura è oggi largamente impiegata nel trattamento di molte patologie ematologiche, non solo neoplastiche, e rappresenta una valida opzione terapeutica anche per alcune patologie dismetaboliche congenite e gravi deficit immunitari".

244 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views