Campania zona arancione: i ristoratori da De Luca, ma la Regione non ritira l’ordinanza

La Regione Campania non ritira l'ordinanza che conferma la zona arancione per il rischio Covid19 fino al 23 dicembre, mentre il Governo nazionale aveva previsto la zona gialla. Nonostante la protesta dei ristoratori e dei gestori di bar e caffetterie, che stamattina hanno organizzato diversi blocchi stradali sul Lungomare, la riunione a Palazzo Santa Lucia si è chiusa in maniera interlocutoria, e domani i titolari dei locali potrebbero tornare di nuovo in piazza a protestare. I gestori avevano rimosso i blocchi stradali attorno alle ore 17, quando è iniziato l'incontro in Regione con l'assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello e il capo di Gabinetto del presidente De Luca, Fulvio Bonavitacola. La Regione Campania, però, si è detta indisponibile a ritirare o a modificare l'ordinanza del 19 dicembre che colloca la Campania in zona arancione.
Ristoranti chiusi, dalla Regione nessun dietrofront
Ai ristoratori sono stati offerti "ristori" non quantificati e l' assessore ha espresso disponibilità a "venire incontro alla categoria". Il blocco stradale a piazza Vittoria era stato sospeso nel pomeriggio e la protesta potrebbe riprendere domani. "Non so che cosa potrà succedere – spiega Antonino Della Notte, presidente di Aicast e ristoratore del lungomare – finora abbiamo mediato, ma la Regione ha messo sotto i piedi la nostra dignità ed il presidente De Luca avrebbe dovuto confrontarsi con noi". La riunione si è svolta in videoconferenza. Presenti il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola ed i suoi colleghi di Salerno, Caserta ed Avellino. Fiola ha dato disponibilità a contribuire al sostegno delle imprese di ristorazione.