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Covid 19

“In Campania 10 casi di sottovariante Delta Covid”, il Cotugno invia i dati all’Istituto Superiore di Sanità

Aumentano i ricoveri Covid all’ospedale Cotugno di Napoli, dove nell’ultima settimana i posti letto occupati sono arrivati a circa tre quarti. Il nosocomio potrebbe aprire nuovi reparti nel caso i numeri dovessero continuare a crescere. Intanto, nel sequenziamento effettuato venerdì scorso sono stati rilevati una decina di casi di sottovariante Delta: i dati inviati all’Istituto Superiore di Sanità.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Aumentano i ricoveri Covid all'ospedale Cotugno di Napoli, dove nell'ultima settimana i posti letto occupati sono arrivati a circa tre quarti, da una situazione che era di occupazione medio-bassa, secondo i dati del nosocomio partenopeo. Massima attenzione soprattutto sui nuovi dati del sequenziamentodei tamponi. "Dalle analisi condotte venerdì scorso – spiega a Fanpage.it il dottor Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di analisi del Covid19 del Cotugno di Napoli – abbiamo rilevato una sottovariante della Delta in un numero abbastanza elevato dei nostri ricoverati. Si tratta di circa una decina di pazienti, pari a circa il 15-20%".

Ma Atripaldi sulla questione mantiene la massima prudenza: "Attenti a parlare di una nuova sottovariante. Aspettiamo prima la conferma dall'Istituto Superiore di Sanità, al quale sono stati inviati i dati. L'invito a tutti i cittadini è a vaccinarsi, perché il vaccino rende i sintomi sopportabili e evita i casi gravi, ed è l'unica vera protezione contro il Covid. E bisogna continuare a usare tutte le precauzioni, come indossare la mascherina e evitare gli assembramenti".

Aumentati i ricoveri al Cotugno

Oggi, intanto, al Monaldi-Cotugno si terrà un incontro tra i diversi specialisti per capire se ci siano particolari criticità legate a questo tipo di sottovariante. "Ma non facciamo allarmismo – avverte Atripaldi – il Coronavirus muta in continuazione. La vera novità negli ultimi mesi è stata la Variante Delta, che è stato l'elemento che ha determinato la maggiore aggressività dell'infezione, perché anche molto più trasmissibile e con una incubazione inferiore rispetto al precedente virus. Oggi ci troviamo i fronte a queste sottovarianti della Delta che grosso modo si comportano come la Delta. Ma chi ha fatto il vaccino è al riparo dai sintomi più gravi. È molto difficile che ci siano casi di particolare gravità tra i vaccinati".

Anche l'aumento dei contagi e dei ricoveri di questi ultimi giorni non deve destare particolare preoccupazione: "il Covid – conclude Atripaldi – ha un andamento fluttuante. Ad oggi non ci risultano focolai, ma stiamo facendo anche controlli all'Aeroporto di Capodichino dove sono stati riscontrati alcuni stranieri positivi alla variante Delta normale". Il Cotugno sta preparando già un piano per non farsi trovare impreparato nel caso i numeri dei ricoveri dovessero continuare a crescere e sono previste riunioni con il personale per l'eventuale attivazione di nuovi reparti qualora ce ne fosse bisogno. Ma l’auspicio, ovviamente, è che non ci sia bisogno.

Il sequenziamento del Covid in 24 ore al Cotugno

Il vantaggio rispetto al 2020, quando è comparsa la pandemia, è che oggi gli strumenti a disposizione per combatterla sono molti di più e molto più efficaci. I laboratori di analisi del Cotugno sono all'avanguardia da questo punto di vista, consentendo di fare il sequenziamento dei campioni di Covid nell'arco di 24 ore. "Sono tempi veramente molto brevi – spiega Atripaldi – Siamo tra i pochissimi che possono farlo nell'arco di 24 ore e lo possiamo fare anche per le altre aziende sanitarie".

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