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Covid 19

Campania, si svuotano le terapie intensive: occupato il 19% dei posti. I dati Gimbe

Si svuotano le terapie intensive in Campania occupate da pazienti positivi al Covid19. Ad oggi la percentuale di occupazione è al 19%, che colloca la regione meridionale al quart’ultimo posto in Italia, molto al di sotto della soglia di allerta fissata al 30%, contro una media nazionale del 31%. Bassa anche l’occupazione dei posti letto ordinari, che si attesta al 34%, contro una media nazionale del 38% e con l’asticella dell’allarme fissata al 40%. Questo il report della Fondazione Gimbe sull’andamento del contagio del Covid19 nella settimana 16-22 dicembre.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Si svuotano le terapie intensive in Campania occupate da pazienti positivi al Covid19. Ad oggi la percentuale di occupazione è al 19%, che colloca la regione meridionale al quart'ultimo posto in Italia, molto al di sotto della soglia di allerta fissata al 30%, contro una media nazionale del 31%. Bassa anche l'occupazione dei posti letto ordinari, che si attesta al 34%, contro una media nazionale del 38% e con l'asticella dell'allarme fissata al 40%. Questo il report della Fondazione Gimbe sull'andamento del contagio del Covid19 nella settimana 16-22 dicembre, basato sui dati dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, guidata dal presidente Enrico Coscioni, già consigliere alla Sanità in Campania del governatore Vincenzo De Luca.

Campania, ancora alto il numero dei pazienti positivi

In Campania risultano migliorati tutti i parametri rispetto alla settimana precedente tranne uno, che è quello dei casi testati per 100.000 abitanti, ossia il numero dei tamponi fatti, che è di 1.037 e una percentuale di positivi sui nuovi casi del 10,6%. Resta alto, anche se in discesa, il numero dei pazienti attualmente positivi al Covid: 1.401 su 100mila abitanti, contro una media italiana di 1.004. Fanno peggio solo il Veneto con 2.091 casi (in aumento) e la provincia autonoma di Bolzano con 1.761 casi (in diminuzione). Con un aumento in Campania del 3,6% di nuovi positivi in una settimana. Nelle ultime 2 settimane si rileva un'incidenza di 252 casi positivi per 100.000 abitanti.

Benevento la provincia con l'aumento maggiore di contagi

Se si guardano i dati delle province della Campania, è Benevento quella che registra il maggiore incremento percentuale di casi (area rossa) nella settimana tra il 15 e il 22 dicembre. Seguita da Salerno e Avellino (area arancione), e Caserta e Napoli (area gialla). I colori del grafico non si riferiscono in alcun modo a quelli delle aree di rischio identificate dal DPCM 3 novembre 2020. Le Province del riquadro rosso contano un numero di nuovi casi per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane e un incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana superiori alla media regionale. Il riquadro giallo raggruppa, invece, le Province che hanno valori superiori alla media regionale per nuovi casi per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane, ma un più basso incremento percentuale. Nel riquadro arancione, invece, i casi positivi in quel momento sono meno rispetto alla media regionale, ma l’incremento percentuale dei casi è superiore alla media regionale, con il rischio di strabordare nel riquadro rosso.

Variante inglese, Gimbe: "Rafforzare misure contenimento"

Secondo la Fondazione Gimbe, sono due i fattori che potranno influenzare l'andamento del contagio nei prossimi mesi: oltre alle misure restrittive per il periodo natalizio, l’avvio della campagna vaccinale e la diffusione della variante UK di Sars-CoV-2 recentemente isolata. “Considerando che ci vorrà ancora del tempo per avere le risposte a questi interrogativi – conclude Gimbe – occorre rivalutare complessivamente il piano di gestione pandemica, rafforzando ulteriormente le misure di contenimento dell’epidemia, incluso il tracciamento dei casi positivi alla nuova variante. Infatti, la WHO (World Health Organization) e l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) raccomandano di potenziare gli sforzi per controllare e prevenire la diffusione del virus sia attraverso l’intensificazione delle attività di testing & tracing e di sequenziamento virale, sia continuando a sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle misure di distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine”.

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