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Covid 19

Campania resta zona gialla: cosa cambia col nuovo Dpcm su spostamenti, negozi, asporto e coprifuoco

La Campania resta nuova gialla: l’ordinanza del ministro Speranza. Nuovo DPCM varato dal governo Conte ed in vigore dal 16 gennaio. Nuove restrizioni per spostamenti e movida, blocco della vendita da asporto per bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie e tavole calde. Confermato il coprifuoco dalle 22 di sera alle 5 del mattino seguente. Istituita anche una “zona bianca”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Campania resta zona gialla Covid. Secondo i dati del monitoraggio Iss la regione resta nella fascia di maggior libertà negli spostamenti e minor restrizioni per gli esercizi commerciali. Ma la situazione – lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – potrebbe cambiare di qui a fine mese se dovessero aumentare i contagi.  Ieri il Consiglio dei Ministri ha varato il nuovo DPCM che cambia ulteriormente le regole da rispettare anche in Campania. Cambiano dunque le norme relative agli spostamenti, all'asporto, alla mobilità tra le regioni e per quanto riguarda la ristorazione. Regole più restrittive, insomma, per evitare che il contagio da Coronavirus riprenda a galoppare a ritmi veloci, proprio nel momento in cui la campagna di vaccinazione sta entrando nel vivo anche in Italia.

Dal 16 gennaio, dunque, nuova stretta sulla movida e sugli spostamenti anche tra regioni gialle: bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie e tavole calde non potranno più vendere da asporto a partire dalle 18 per non incoraggiare assembramenti nei loro pressi. Nessun limite per la consegna a domicilio. Confermato il coprifuoco dalle 22 di sera alle 5 del mattino successivo, con divieto di uscire da casa se non per comprovati motivi di salute, necessità e lavoro. Riapriranno nelle zone gialle i musei, resta il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla. Nasce, infine, una quarta zona dopo quelle rossa, arancione e gialla: si tratta della bianca, che scatterà con un RT sotto 1 e con un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda la scuola, il decreto prevede il rientro in presenza almeno al 50% per gli studenti delle scuole superiori dal 18 gennaio. Ma per quest'ultima, De Luca potrebbe decidere nuovamente di tornare alla didattica a distanza.

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