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Blitz contro il clan Sequino: TikTok per identificare gli indagati ripresi in video

Stamattina il blitz contro il clan del rione Sanità, a Napoli; gli indagati identificati raffrontando le immagini delle telecamere nascoste con quelle dei profili sul social.
A cura di Nico Falco
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Le telecamere nascoste dell'autorità giudiziaria riprendevano le "stese" e i summit di camorra, poi i carabinieri andavano a cercare ogni volto per associare un nome. E lo facevano scandagliando i social, e in particolare su TikTok, scavando nel mucchio di profili di chi già sapevano essere orbitanti in determinati contesti. Nell'inchiesta contro il clan Sequino, sfociata in una ordinanza da 8 arresti eseguita oggi, 18 dicembre, è stato fondamentale anche il "web patrolling" dei militari dell'Arma, che sul popolare social cinese hanno cercato (e trovato) i riscontri che hanno portato alle manette.

L'identificazione con telecamere e TikTok

Il passaggio è evidente nell'ordinanza firmata dal gip ed eseguita dai carabinieri: da un lato i fotogrammi in cui si vedono gli indagati che impugnano una pistola, o che sono appostati in strada per controllare l'area, e subito accanto le foto estrapolate da TikTok. E, probabilmente, l'idea si è rivelata vincente anche per il tipo di utilizzo che solitamente viene fatto del social network dei video: molti contenuti, che spesso vengono registrati durante il quotidiano e subito dopo postati.

Questo ha permesso di avere non soltanto dei riferimenti molto recenti e sempre aggiornati delle persone da individuare, a differenza di altri social in cui ci si sarebbe dovuti magari basare su foto profilo datate, ma anche di confrontare i capi di abbigliamento solitamente utilizzati e i modi di vestire.

I contrasti con clan Vastarella per il controllo della Sanità

Nelle indagini sono stati ricostruiti anche i contrasti tra il clan Sequino-Savarese (unito al gruppo Pirozzi) e i Vastarella che, dopo la scarcerazione di alcuni elementi di vertice, rappresentavano un ostacolo per il controllo del rione. In questo contesto si inquadrerebbero diverse stese armate, intimidazioni e anche dei tentati omicidi, avvenuti tra il centro della Sanità, appannaggio dei Sequino-Savarese, e l'area di via Fontanelle, storicamente sotto il controllo dei Vastarella.

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