Blitz anti Israele alla fiera farmaceutica di Napoli, attivisti ProPal fermati, tensione con la polizia

Ci sono quattro persone fermate dalla polizia alla Mostra d'Oltremare dopo il blitz della rete ProPal al Pharmexpo allestito nella struttura fieristica di Fuorigrotta, a Napoli. L'obiettivo degli attivisti – una cinquantina circa – era lo stand dell'azienda farmaceutica israeliana Teva. I manifestanti, dopo un presidio all'esterno, hanno dapprima bloccato un po' il traffico in viale Kennedy, poi hanno provato ad entrare a piccoli gruppi nel Padiglione 5, lì dove è allestito l'evento. Ma quando sono aumentati di numero sono stati bloccati dalle forze di polizia. Contatto e manganelli alzati, ma la situazione è subito rientrata. Alcune persone sono state però fermate e ora è convocato un presidio davanti alla Questura a via Medina per chiedere l'immediato rilascio.
Proteste anche contro il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Motivo? I manifestanti lamentano che vi sia una mozione del Consiglio comunale di Napoli che impegna «l'amministrazione a rescindere ogni collaborazione con enti e istituzioni israeliane» legate all'attuale governo, privilegiando rapporti con organizzazioni pacifiste.
La protesta mira a denunciare che Teva è nei fatti vicina all'attuale governo di Israele, responsabile del genocidio in atto a Gaza: «La Teva è leader nel settore dei farmaci generici – si legge in una nota dei promotori, attivisti della Rete per la Palestina, lavoratori del SiCobas e giovani del centro sociale Iskra, – e storicamente complice dell'occupazione in Palestina e oggetto di una campagna internazionale di boicottaggio che invita medici, farmacisti, pazienti e istituzioni ad astenersi dalla prescrizione, dall'acquisto e dalla rivendita di prodotti a marchio Teva».