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Arrestato il latitante Perrella, affiliato al clan De Micco: era ricercato per sequestro di persona

Dopo l’arresto di “‘o bandito”, manette anche per un altro latitante: è esponente del clan De Micco-De Martino.
A cura di Redazione Napoli
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Non era andato all'estero come altri latitanti prima di lui, né si era rintanato in un bunker sotto terra. Giuseppe Perrella, esponente del clan De Micco-De Martino, dell'area orientale di Napoli, si nascondeva sì, ma nella sua zona: il latitante è stato rintracciato dai carabinieri in un covo che era in un appartamento nel quartiere Ponticelli di Napoli, dove aveva trovato rifugio, con la complicità di chi evidentemente favoriva la sua latitanza.

Ma perché Perrella dal novembre 2024 era braccato? Era ricercato per il sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso, avvenuto a Napoli il 27 agosto 2024. Perrella era irreperibile da quando furono arrestati Romualdo Amitrano e Alessio La Volla. Insieme a Giuseppe Perrella e Fabio Riccardi (arrestato il 20 febbraio 2025 dal Nucleo Investigativo di Napoli), erano accusati del sequestro di Renato Audino, un crimine legato alla rivalità tra i clan camorristici De Luca-Bossa (alleato dell'Alleanza di Secondigliano) e De Micco-De Martino, confederato al clan Mazzarella.

È il secondo arresto "eccellente" da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli nel giro di 24 ore. È di poche ore fa la notizia della cattura di Massimiliano Amato, "Max ‘o bandito", già capo ultras del gruppo Fedayn di Napoli ma in realtà narcotrafficante, arrestato a Lima, in Perù, dopo dodici anni di latitanza.

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