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Anna Borsa uccisa dall’ex a Pontecagnano, domani autopsia e poi i funerali

Domani mattina, 4 marzo, si terrà l’autopsia di Anna Borsa, uccisa dall’ex a Pontecagnano Faiano (Salerno). Dopo arriverà il via libera per i funerali, che potrebbero tenersi nella stessa giornata.
A cura di Nico Falco
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Si farà domani mattina, 4 marzo, l'autopsia di Anna Borsa, la ragazza di 30 anni uccisa martedì dal suo ex, Alfredo Erra, nel salone di bellezza dove la ragazza lavorava, a Pontecagnano Faiano; la giovane era originaria del quartiere Mariconda, nella zona orientale di Salerno. I funerali non sono ancora stati fissati ma presumibilmente si terranno nella stessa giornata di domani, una volta ottenuto il via libera dall'autorità giudiziaria dopo gli esami autoptici. Migliorano le condizioni di Alessandro Caccavale, attuale compagno della vittima, anche lui rimasto ferito: una pallottola gli aveva reciso un'arteria e danneggiato un polmone, è stato operato e le sue condizioni sono stazionarie.

L'assassino, 40 anni, è stato bloccato nel primo pomeriggio di martedì in una stazione di servizio sull'autostrada. I carabinieri erano sulle sue tracce, durante la fuga si è imbattuto in una pattuglia della Polizia Stradale in un'area di servizio sull'autostrada nel Salernitano. L'uomo era in stato confusionale, probabilmente anche a causa di una pallottola ritenuta nel cranio: dopo aver sparato i tre colpi con cui ha ucciso Anna si era puntato la pistola alla testa. Il proiettile non lo aveva però ammazzato; il titolare del salone aveva creduto che fosse morto ma, quando era tornato insieme al compagno di Anna, pochi istanti dopo, Erra da terra aveva esploso altri due o tre colpi, ferendo al torace l'altro ragazzo, ed era riuscito a scappare.

Sottoposto agli esami tossicologici, Erra non è risultato essere sotto effetto di alcol o droga; nella serata di martedì è stato sottoposto a fermo per omicidio e tentato omicidio. La pistola utilizzata è stata ritrovata: si tratta di una Walter PPK calibro 7.65 con matricola abrasa, sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza e per capire se fosse da tempo in possesso di Erra. Il 40enne non è in pericolo di vita, domani verrà trasferito dal reparto detenuti dell'ospedale al carcere.

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