227 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Alessandro Siani e la chiusura della Whirlpool di Napoli nel documentario di Gianfranco Pannone

Alessandro Siani è voce narrante nel documentario di Gianfranco Pannone che racconta lotta e licenziamenti degli operai della Whirlpool di Napoli.
227 CONDIVISIONI
Gianfranco Pannone con Alessandro Siani
Gianfranco Pannone con Alessandro Siani

Alessandro Siani aveva preso a cuore le sorti – tristi – degli operai della Whirlpool di via Argine tempo fa: nel giorno di San Gennaro del 2021, si presentò ai cancelli di via Argine 310, storico portone d'ingresso della fabbrica, e iniziò a parlare della sua vita da figlio di un operaio specializzato all'Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco.
L'attore e regista napoletano fece lo stesso durante i suoi mesi di conduzione di "Striscia la notizia", veicolando un appello alla politica per riaccendere l'interesse sulla fabbrica di elettrodomestici in chiusura.

Le parole del comico napoletano fecero in quei giorni il giro d'Italia:

Papà era operaio, mamma casalinga, abbiamo vissuto anche noi la cassa integrazione. Io ricordo quei giorni, quei giorni di cassa integrazione…E vedete, sono i dettagli che fanno la differenza per chi vive un momento di difficoltà.Ricordo che quando mamma‘ andava in salumeria il prosciutto crudo costava molto e nuje mangiavamo soltanto la spalla, la spalla di prosciutto cotto.
I toast col prosciutto cotto…
La difficoltà di un paio di scarpe? Facevi tutto l'anno. E mica compravamo che so, le Superga. Andavamo in un negozio, ricordo ancora, si chiamava Musto e pareva Ikea, te le dovevi montare tu le scarpe… Io ero più grande delle scarpe che avevo al piede.

Quando veniva un amico a casa? Le case loro erano belle io dormivo con mia sorella avevo un divano letto che s'arapeva sotto ‘o lampadario.
Avevo vergogna di fare entrare gente in casa, dicevo ai miei amici: studiamo sul pianerottolo che stiamo più freschi…
Ebbene sono questi particolari che non conosce chi ci governa.Però ricordo anche la bellezza della semplicità: andare in Calabria in vacanza quei pochi giorni, in quattro in macchina, finestrino aperto, mamma‘ che pigliava nu piezz ‘e pane e ce lo spartivamo.
Eravamo felici e non lo sapevamo

Nel corso di quest'ultimo anno, silenzioso ma onnipresente, rigoroso ma incredibilmente empatico – come pochi documentaristi in Italia – il regista Gianfranco Pannone con la sua squadra, ha riannodato i fili della vita degli operai, delle loro storie prima e dopo la chiusura, della lotta di piazza contro i licenziamenti.

Ne è nato un documentario che è ancora in fase di montaggio alcuni fotogrammi dei quali sono stati mostrati al museo Pan di Napoli. "Via Argine 310", è il titolo del documentario con la voce narrante di Alessandro Siani che ha spiegato: «Un anno intenso. Valeva la pena raccontare questa straordinaria fetta di vita».

Immagine

Scrive Pannone:

Con queste persone ho condiviso un'esperienza lunga un anno e anche qualcosa di più. Fanno tutti parte del Presidio Whirlpool Napoli non molla. Per ora hanno perso la loro battaglia, la multinazionale della lavatrice Whirlpool li ha licenziati senza troppi scrupoli, ma uno spiraglio c'è ed è legato a un nuovo consorzio industriale, sempre nell'area di Napoli Ponticelli. Speriamo…Tutto questo lo racconto in un film doc prodotto da Bartleby Film, Via Argine 310 (l'indirizzo storico della fabbrica), che ora è al montaggio sotto le mani sapienti di Erika Manoni, mentre Daniele Sepe imbastisce le musiche.

Napoli è stata una città operaia (anche mio nonno lavorò in fabbrica) e questo ha rappresentato un bene nella città dei mille problemi economici e sociali. Ma oggi?Un ringraziamento speciale va a Massimo Di Rocco, il produttore, e con lui ad Alessandro Siani, che quest'opera a più voci l'ha fortemente voluta, e ad Agostino Ferrente, lui sa perché.

227 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views