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Alberto Angela torna a Napoli: “Stanotte a…” alle Catacombe di San Gennaro in onda a Natale

Alberto Angela torna nella “sua” Napoli – ne è cittadino onorario – per un nuovo ciclo di puntate della serie “Stanotte a…” che dovrebbe andare in onda nel corso delle prossime festività natalizie. In questa nuova puntata partenopea, Alberto Angela racconterà al pubblico le Catacombe di San Gennaro.
A cura di Valerio Papadia
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Ormai non c'è programma di Alberto Angela in cui non ci sia una puntata dedicata a Napoli. Il divulgatore scientifico più famoso della televisione italiana sta infatti per tornare nella "sua" Napoli – di cui è cittadino onorario dal giugno del 2018 – per una puntata della nuova seria di "Stanotte a…", fortunata trasmissione di Angela in onda in prima serata su Rai Uno ormai da qualche anno. In questo nuovo episodio dedicato a Napoli, che dovrebbe andare in onda nel corso delle prossime festività natalizie, Alberto Angela porterà i telespettatori alla scoperta delle Catacombe di San Gennaro, complesso sotterraneo che collega Capodimonte e il Rione Sanità e che ha custodito in passato, come indica il nome, le spoglie del Santo Patrono della città.

Si gira anche a Palazzo Reale

Nella nuova puntata a Napoli di "Stanotte a…", poi, Alberto Angela racconterà anche delle meraviglie custodite all'interno del Palazzo Reale che svetta nella famosissima piazza del Plebiscito, simbolo riconoscibile della città. Per l'occasione, come già accaduto in passato durante la fortunata serie di "Stanotte a…", ad impreziosire la puntata di saranno anche la voce e le fattezze di Giancarlo Giannini, che interpreterà Carlo di Borbone.

La storia delle Catacombe di San Gennaro

Risalenti al II-III, le Catacombe di San Gennaro sono il più importante monumento cristiano a Napoli e tra le catacombe più grandi dell'Italia meridionale. Oltre alle spoglie di San Gennaro – poi traslate nel Duomo – le Catacombe hanno custodito nel tempo anche quelle di Sant'Agrippino, sesto vescovo di Napoli, considerato il primo Santo Patrono della città. Grazie alle reliquie dei due santi, le Catacombe divennero vero e proprio luogo di culto ma conobbero un momento di decadenza quando esse vennero traslate in altri luoghi.

Soltanto nell'Ottocento, grazie ad Andrea De Jorio, venne stilata una guida della Catacombe che permettesse di orientarsi tra i cunicoli sotterranei, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale vennero utilizzate dai napoletani come rifugio durante i bombardamenti, subendo ingenti danni. Nel 1969, poi, al cardinale Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli si devono lavori di ristrutturazione e l'inaugurazione di quelli che è l'attuale ingresso delle Catacombe di San Gennaro, ovvero quello di fianco alla maestosa chiesa dell'Incoronata a Capodimonte.

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