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Al via il processo di beatificazione di Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie

L’annuncio è arrivato dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, durante la sessione pubblica del Tribunale Diocesano per le Cause dei Santi. Re per pochi anni, Francesco II di Borbone visse il resto della sua vita anonimamente, sotto lo pseudonimo di Signor Fabiani, dedicandosi alla Chiesa.
A cura di Valerio Papadia
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È stato avviato il processo di beatificazione per Francesco II di Borbone, ultimo re delle Due Sicilie. L'annuncio è arrivato dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, durante la sessione pubblica del Tribunale Diocesano per le Cause dei Santi. "Nella prossima riunione, i Vescovi della Campania presenteranno due nuovi candidati alla santità, tra loro c'è un re, Francesco II" ha dichiarato il cardinale Sepe. "La Conferenza – ha invece dichiarato Monsignor Antonio Salvatore Paone, del Tribunale per le Cause dei Santi – deve rilasciare il nulla osta all' apertura dell'inchiesta sulle virtù eroiche per il Servo di Dio Francesco II delle Due Sicilie. Subito dopo il Tribunale darà il via all' istruttoria, con gli interrogatori dei testimoni". Quello della beatificazione è il primo passo verso il processo di santificazione, che potrà avvenire però soltanto dopo l'accertamento, da parte della Chiesa, di eventuali miracoli compiuti dal "candidato".

La vita di re Francesco II di Borbone

Figlio di re Ferdinando II di Borbone e di Maria Cristina di Savoia – già proclamata beata dalla Chiesa nel 2014 – Francesco II regnò sulle Due Sicilie, ultimo re della storia del Regno, tra il maggio del 1859 e il febbraio del 1861. Durante la sua reggenza, Francesco II difese il Regno nella battaglia del Volturno e soprattutto nell'assedio di Gaeta, eventi che si svolsero entrambi nel 1860. Dopo l'Unità d'Italia e la fine del Regno delle Due Sicilie, Francesco II visse anonimamente tra Roma, Parigi ed Arco di Trento (dove morì il 27 dicembre del 1894), sotto lo pseudonimo di Signor Fabiani, dedicando il resto della sua vita alla Chiesa e frequentando quotidianamente la parrocchia della cittadina dell'attuale Provincia Autonoma di Trento.

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