Al Museo Archeologico di Napoli “Domus. Gli arredi di Pompei”, un viaggio nelle antiche ville romane

Un viaggio tra tavoli, sedute e sgabelli per immergersi nelle antiche dimore vesuviane. Dal 30 giugno è possibile. Al Mann, il Museo archeologico nazionale di Napoli. Lì, attraverso il nuovo allestimento inaugurato nella stessa data odierna nelle sale del secondo piano "Domus. Gli arredi di Pompei". Curato da Massimo Osanna, Andrea Milanese e Ruggiero Ferrajoli e in collaborazione con Luana Toniolo, il progetto ha come scopo quello di fare entrare i visitatore all'interno del cuore delle case pompeiane per riscoprirne il gusto, le abitudini e l'universo simbolico.
Attraverso un percorso fatto di bronzi, marmi, terrecotte e affreschi provenienti da diverse abitazioni della zona vesuviana, lo spettatore è guidato in un itinerario in grado di restituire la raffinatezza degli arredi e il valore artistico dei manufatti e anche l'atmosfera, quotidiana e intima, degli ambienti domestici. Le case degli antichi pompeiano tornano così in vita diventando spazi capaci di raccontare identità e aspirazione attraverso i circa duecentocinquanta reperti, in gran parte provenienti dai depositi del Museo, in mostra.

“Con questo nuovo allestimento", ha commentato Massimo Osanna, direttore generale Musei, "restituiamo centralità al racconto dell’abitare antico offrendo ai pubblici l’opportunità di entrare nelle domus pompeiane con uno sguardo rinnovato. Oggetti a lungo custoditi nei depositi, molti dei quali restaurati per l’occasione, tornano visibili e assumono nuova voce, raccontando storie di quotidianità, di gusto e di rappresentazione. È un percorso che unisce ricerca, tutela e valorizzazione, per rendere il museo sempre più un luogo vivo, capace di accogliere e coinvolgere”.
Tra i reperti di maggiore rilievo un grande braciere rettangolare decorato in rame, stagno e ottone, un monumentale portalucerne impreziosito da superfici ageminate – l'intarsio di metalli diversi – in rame e argento con un giovane Dioniso a cavallo di una pantera, un raffinato tavolino pieghevole e un tavolino con monopodio a sfinge. Di grande fascino anche la statua di Apollo, raffigurato nell’atto di suonare la cetra, ispirata a modelli greci.
