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Covid 19

La protesta al mercatino di Antignano al Vomero: bancarelle aperte ma senza merce

Protesta dei commercianti ambulanti del mercato di Antignano al Vomero contro la crisi legata al Coronavirus e le chiusure per la zona rossa. I negozianti hanno allestito le bancarelle con la merce esposta ma le vendite sono sospese per il pubblico. La Campania è in zona rossa da circa un mese e le restrizioni saranno in vigore fino al prossimo 20 aprile, salvo modifiche.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Bancarelle aperte con la merce esposta al mercato di Antignano a Napoli, ma vendite sospese per il pubblico. È la protesta silenziosa dei commercianti ambulanti contro la Zona Rossa Covid19 che in Campania dura da circa un mese e sarà in vigore fino al prossimo 20 aprile, salvo modifiche. La crisi economica legata alla pandemia ha messo in ginocchio le attività. Da qui, la protesta di negozianti, ambulanti e commercianti dello storico mercatino del cuore del Vomero, a due passi da piazza degli Artisti e piazza Medaglie d’Oro, rinomato soprattutto per i capi di abbigliamento a buon mercato.

Ieri i commercianti sono scesi in piazza con croci e bare in spalla, in segno di protesta contro le chiusure imposte dalla Zona Rossa Covid. Negli scorsi giorni, i mercatali ambulanti della provincia di Napoli hanno bloccato l'autostrada Napoli-Caserta per 10 ore. Proprio il mercato di Antignano, anche noto come il mercatino di via De Bustis, dall’omonima strada in cui sorge, è stato colpito da un violento incendio qualche settimana fa, che ha provocato ingenti danni alla struttura al chiuso, anche se il mercato si svolge anche all’aperto con le bancarelle in strada. Oggi la protesta dei mercatali, scattata attorno alle 9 del mattino. Le bancarelle sono state allestite con la merce, ma poi transennate col nastro bianco e rosso. Su alcune sono stati esposti manifesti con la scritta: "Io apro". “Siamo in 197 espositori – spiega un ambulante – questo significa che centinaia di famiglie, calcolando anche l'indotto, vivono di questo mercatino. Siamo espositori stabili, non itineranti, chiuso questo spazio per noi non c'è più reddito e i risparmi sono agli sgoccioli”.

I venditori lamentano che i ristori sono arrivati in ritardo e sono comunque bassissimi, non possono supplire al lungo stop della vendita. Per questo oggi hanno allestito tutte le bancarelle e gli ombrelloni senza però metterci la merce in esposizione. Alcuni hanno esposto anche la merce ma hanno sbarrato la bancarella con il nastro bianco e rosso. Tanti i clienti abituali che si sono affacciati al mercatino, alcuni pensavano che avesse riaperto, poi si sono fermati a conversare con i venditori chiedendo le ragioni della protesta e auspicando che il mercato possa riaprire presto. I mercati non alimentari sono ormai chiusi da un mese.

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