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Covid 19

A pagare per i finti vaccini all’Asl Napoli 1 erano sanitari e personale scolastico

A pagare per le finte somministrazioni del vaccino all’Asl Napoli 1 erano anche sanitari e personale scolastico. L’indagine ha portato a due arresti: un infermiere e un oss.
A cura di Nico Falco
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C'erano anche dipendenti delle Asl, tra infermieri e Oss, e dipendenti delle scuole, tra Ata e insegnanti, tra i "clienti "di Giuliano Di Girolamo e Rosario Cirillo, i due arrestati dai carabinieri del Nas di Napoli per i vaccini somministrati per finta nell'hub della Fagianeria dell'Asl Napoli 1: nell'indagine coinvolte, al momento, una trentina di persone, accusate di avere pagato alla coppia per ottenere il Green Pass senza l'inoculazione. I fatti contestati sono molto recenti, risalgono ai mesi di novembre e dicembre 2021 e ai primi giorni di gennaio 2022

Finti vaccini all'Asl Napoli 1, arrestati infermiere e Oss

A gestire l'affare da 150 euro per ogni finta inoculazione erano, secondo i carabinieri, Di Girolamo, infermiere professionale dipendente dell'Asl Napoli 1 (in servizio al San Giovanni Bosco) e Cirillo, operatore socio sanitario. I due sono stati arrestati in esecuzione di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere e del divieto di espatrio emessa dal gip. I militari del Nas sono arrivati a loro dopo una soffiata: c'era qualcuno che, nell'hub della Fagianeria del Museo di Capodimonte di Napoli, somministrava vaccini per finta in cambio di denaro.

Il meccanismo era semplice: l'utente veniva "preparato" ma l'inoculazione era soltanto simulata, in realtà il farmaco finiva soltanto sul batuffolo di cotone, senza iniezione. In questo modo all'Asl non risultavano discrepanze: anche alle dosi somministrate per finta corrispondevano boccette vuote e siringhe utilizzate. I carabinieri hanno quindi piazzato delle telecamere, riuscendo così a individuare i due responsabili e a recuperare gli elementi che hanno poi portato alle manette.

Finti vaccini all'hub Fagianeria, tra gli indagati personale scolastico e sanitario

I carabinieri hanno accertato trenta casi di false somministrazioni, per le quali gli utenti erano chiaramente a conoscenza del fatto che non avrebbero ricevuto il vaccino ma che sarebbe stato emesso il Green Pass. I cittadini venivano reclutati da Cirillo e indirizzati a De Girolamo, che si occupava della finta somministrazione. Sono tutti indagati. Quattordici di loro appartengono a categorie di lavoratori per le quali è previsto l’obbligo di vaccinazione: personale scolastico, come insegnanti e assistenti tecnico amministrativi, qualche dipendente comunale e persino dipendenti sanitari anche loro in servizio nell'Asl.

Per gli indagati si prospetta la denuncia e non si esclude che il personale sanitario coinvolto possa andare incontro al licenziamento. Dalle indagini è emerso che l'Asl non era coinvolta, motivo per cui è verosimile che si costituirà parte lesa nel futuro processo.

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