A Napoli la stamperia di soldi falsi: processo concluso, i 40 imputati condannati a 138 anni di carcere

Si è concluso ieri, mercoledì 4 giugno, nell'aula bunker del Tribunale di Napoli, il processo con rito abbreviato per i 40 soggetti, arrestati nell'aprile del 2024 poiché ritenuti parte di una organizzazione criminale che, nel quartiere Mercato-Pendino di Napoli, stampava e vendeva soldi falsi, soprattutto banconote da 50 e 100 euro. Ieri, al termine dell'udienza conclusiva, il gip dell'Ufficio III del Tribunale di Napoli ha letto il dispositivo di sentenza con il quale i 40 imputati sono stati complessivamente condannati a 138 anni di carcere, al pagamento delle spese processuali e all'interdizione dai pubblici uffici.
Esclusa l'aggravante di aver agevolato il clan Mazzarella
Il processo arriva a conclusione di una articolata attività di indagine del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria e della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che, nell'aprile del 2024 porto all'arresto di 63 persone, ritenute indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla vendita di valuta in Euro contraffatta anche all’estero, di concerto con chi ebbe a produrla, di concorso nella vendita della citata valuta contraffatta ed, in due episodi, di tentata estorsione. Per i 40 imputati, il giudice ha però escluso l'aggravante di aver agevolato il clan Mazzarella, che invece era stata paventata durante le indagini.