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A Napoli i botti hanno causato polveri sottili oltre 60 volte la soglia massima giornaliera

I botti di Capodanno a Napoli hanno causato una elevata concentrazione di PM10, con valori sopra di anche 60 volte i valori massimi quotidiani.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Altro che nebbia: l'aria di Napoli, dopo i botti di Capodanno, è diventata letteralmente irrespirabile a causa dell'elevata concentrazione di polveri sottili nell'aria. Su un limite massimo giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo, la media giornaliera è stata pari a 467 (quasi 10 volte il limite stesso), con punte di 3.160 microgrammi (oltre 60 volte il limite) per metro cubo registrato alle ore 2.00 dalla stazione di monitoraggio di Napoli-Ferrovia. Il dato arriva dall'Arpac regionale.

Secondo quanto analizzato dall'Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania, per tutto la giornata del 1° gennaio i venti sono stati deboli con momenti di assenza totale, e l'umidità è stata particolarmente elevata. Questo ha portato non solo alla nebbia, ma anche a condizioni che facessero ristagnare gli agenti inquinanti, tra cui le polveri sottili causate dai botti di Capodanno. Il risultato è stato che alle due di notte, ovvero poco dopo le esplosioni di fuochi di artificio, la concentrazione oraria di PM10 a Napoli fosse pari a 3.160 microgrammi per metro cubo in centro città. Poi, nel corso della giornata, i valori si sono abbassati, facendo registrare una media finale di 467 microgrammi per metro cubo, quando il limite giornaliero pari a 50 microgrammi.

Negli altri capoluoghi di provincia della Campania, gli sforamenti sono stati ridotti, e in nessun caso si è superato i 100 microgrammi. "Le nebbie osservate sono riconducibili in parte alle polveri sottili soltanto nelle prime ore del nuovo anno, a causa di emissioni da articoli pirotecnici e venti deboli", ha spiegato ancora l'Arpac, "nelle ore successive, la causa della nebbia è la condensazione del vapore acqueo con temperature di rugiada uguali a temperatura dell’aria"-

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