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A Capri ambulanze usate come taxi per portare i sanitari in ospedale: l’Asl apre una indagine

Ambulanze usate come taxi per il personale medico sanitario dell’Ospedale Capilupi di Capri: la denuncia in un video pubblicato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. La motivazione risiederebbe nelle carenze del trasporto pubblico locale che impedirebbe ai sanitari anche solo di arrivare in orario o prendere i traghetti per la terraferma. L’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro avvia una indagine interna.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ambulanze usate come "taxi" per portare il personale medico sanitario in ospedale a Capri: l'accusa arriva dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha anche diffuso un video in cui si vede come le ambulanze vengano utilizzate per portare nel nosocomio caprese medici e personale sanitario. Una sorta di "servizio taxi", per compensare in qualche modo le carenze del trasporto pubblico isolano. E l'Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro, competente per l'Isola Azzurra, ha annunciato un'indagine interna.

La replica del 118: "Misura necessaria dopo l'incidente di Marina Grande"

"In seguito all'incidente che si è verificato a fine luglio scorso, nel quale è precipitato un minibus nella scarpata della spiaggia di Marina Grande ed in seguito al quale ha perso la vita il conducente", ha spiegato Giuseppe Galano, direttore del 118 di Napoli e Capri, "la strada Provinciale Marina Grande-Capri è stata interdetta al traffico veicolare escludendo dal divieto ambulanze e taxi da un'ordinanza della città metropolitana. Pertanto, in via del tutto eccezionale, il personale sanitario non residente sull'isola, ha avuto la possibilità di poter raggiungere dal porto l'ospedale Capilupi e viceversa per il monta/smonta in tempi rapidi che non sarebbe stato possibile se avesse dovuto utilizzare il trasporto pubblico".

L'Asl avvia una indagine interna

"Pur comprendendo queste motivazioni legittime", ha invece spiegato Francesco Emilio Borrelli, "e non avendo alcun tipo di pregiudizio nei confronti dell’ospedale che ha gestito in maniera egregia l’emergenza medica durante la tragedia dell’autobus precipitato a Marina Grande, non può essere tollerato che si utilizzino delle ambulanze per scopi che non siano medici e di emergenza. Per questo abbiamo chiesto alle direzione dell’ospedale, all’Asl e ai comuni coinvolti di istituire un tavolo per poter trovare delle soluzioni idonee e praticabili che mettano in condizioni il personale medico", ha aggiunto Borrelli, "di poter raggiungere senza disagi la postazione di lavoro e di tornare a casa senza togliere dei servizi essenziali per cittadini e pazienti dell’ospedale". Dopo la pubblicazione del video, l'Asl Napoli 1 Centro attraverso il direttore generale Ciro Verdoliva ha annunciato una indagine interna per chiarire tutti i contorni della vicenda.

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