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I truffatori di anziani intercettati fanno la classifica: “Quello è il più bravo, parla bene l’italiano”

Agli atti nell’ordinanza il dialogo tra due truffatori: discutono su quale dei due capi del gruppo sia il più bravo a raggirare gli anziani.
A cura di Nico Falco
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"Quel fatto che parla l'italiano proprio bene, quell'accento hai visto come lo camuffa?". Brandelli di una intercettazione tra un giovane, tra i destinatari dell'ordinanza cautelare da 17 arresti con cui è stata sgominata una banda di truffatori di anziani, ed un'altra persona non meglio identificata. Parlano dei due fratelli che, secondo gli inquirenti, sono a capo del gruppo. E lo fanno come se stessero stilando una classifica, discutono su chi dei due sia più bravo a raggirare le vittime.

Le misure cautelari (17 arrestati, di cui 7 in carcere e 10 ai domiciliari)  sono state eseguite questa mattina, 23 maggio, dai carabinieri della Compagnia Roma Trionfale, all'esito di indagini svolte dai militari sotto il coordinamento della Procura di Roma; secondo le stime il gruppo riusciva a guadagnare cifre altissime, tra i 50mila e i 70mila euro al giorno e oltre un chilo d'oro al mese.

"Quello è il più bravo, parla bene l'italiano"

L'intercettazione è agli atti nell'ordinanza e, a leggerla, non può che lasciare quantomeno spaesati. Nessun segno di ripensamento, di dispiacere, ma soltanto elogi per quanto denaro sono riusciti a farsi dare e per come mascherano l'accento. Uno dei due parla di uno dei capi, che a suo dire "se li fotte tutti quanti, è forte". E l'altro risponde, dicendo che, secondo lui, è sicuramente bravo ma l'altro, il fratello, lo è di più. I due discutono quindi del modo di parlare, a quanto pare una discriminante per questo genere di truffe: uno dei due capi, dicono, è bravo a simulare il dialetto romano, ma quando si tratta di camuffare l'inflessione l'altro non ha rivali.

Il gruppo whatsapp "Banda della Magliana"

Esaminando il cellulare di uno degli indagati, gli investigatori hanno scoperto un gruppo whatsapp decisamente particolare: era denominato "Banda della Magliana", vi partecipavano diversi indagati (contava in totale 13 membri) e, tra i file condivisi, c'erano fotografie di soldi e gioielli. Secondo gli inquirenti quella chat veniva utilizzata proprio per mostrare agli altri il ricavato delle truffe e delle estorsioni ai danni degli anziani.

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