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Capodimonte, “no all’abbattimento dell’agrumeto dei Borbone” protesta dei comitati venerdì 24

Sit-in delle associazioni venerdì 24 maggio alle 17.30 in via Bosco di Capodimonte: “Salviamo l’agrumeto storico”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sit-in di comitati e associazioni a Capodimonte per salvare lo storico agrumeto di Via Bosco di Capodimonte e Santa Maria le Grazie. Il giardino, che, secondo alcune associazioni risalirebbe addirittura all'epoca dei Borbone, sorge in un terreno di proprietà della Città Metropolitana di Napoli, recentemente assegnato in comodato d'uso per essere riqualificato. La storicità del giardino però non è mai stata accertata dalla Soprintendenza che non vi ha posto il vincolo. Tuttavia, gli abitanti del quartiere ne hanno da sempre a cuore le sorti.

Protesta dei comitati a Capodimonte

Alcuni alberi, negli ultimi mesi, secondo le associazioni, sarebbero stati abbattuti. I comitati civici dei cittadini adesso chiedono chiarezza. Per questo, hanno organizzato una manifestazione per domani, venerdì 24 maggio 2024, alle 17,30, in via Bosco di Capodimonte 101, a lato del Bar Varriale, come si legge nel volantino, invitando tutti a partecipare al sit-in pacifico per dare voce a quanto accaduto e per chiedere un confronto con la Città Metropolitana e l'Associazione che ha avuto la concessione del giardino. A sostegno degli abitanti anche la consigliera Giuliana De Lorenzo, della III Municipalità Stella-San Carlo all'Arena.

"Il secolare agrumeto – scrivono i comitati – probabilmente risalente anch’esso agli insediamenti Borbonici, di fatto gli edifici che a ferro di cavallo abbracciano il giardino risalgono all’800, è stato per anni tenuto in uno stato di abbandono e degrado. Alcuni residenti che con molti sforzi hanno tentato di salvaguardare il sito duranti decenni anni, non sono mai stati ascoltati dalle Istituzioni competenti per poter agire efficacemente a tutela del giardino".

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Le associazioni aggiungono:

Vogliamo chiarezza e trasparenza sulle dinamiche relative alla concessione dello spazio. Sottolineiamo l'importanza di preservare uno dei pochissimi spazi verdi della città, un luogo di grande valore storico e ambientale che dovrebbe essere bene comunale per tutta la cittadinanza. Chiediamo di portare una piantina o un piccolo arbusto, come simbolo della pacifica protesta per il ripopolamento arboreo contro l’ingiusto abbattimento.

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