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Perché la libreria Mondadori in Galleria Umberto è stata chiusa dai vigili

Il Comune ha dichiarato “inefficace” la Scia presentata dalla società. Il motivo e quale sarà la soluzione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La libreria Mondadori in Galleria Umberto I a Napoli ha chiuso temporaneamente a meno di 24 ore dall'inaugurazione. Nel punto vendita, uno dei più grandi d'Italia, dopo il sopralluogo della Polizia Locale, questa mattina, è stato affisso un avviso che informa gli utenti della provvisoria sospensione dell'attività per "motivi tecnici". Ma qual è il motivo?

Il locale è troppo grande: va rifatta la Scia

A quanto appreso Fanpage.it, allo store è stato chiesto di perfezionare la documentazione per il rilascio delle autorizzazioni. Più nel dettaglio, i gestori hanno presentato una Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Suap (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune di Napoli per un esercizio di vicinato non alimentare, che, per le norme comunali non può superare i 250 metri quadrati. Mentre invece la superficie del locale supera i mille metri quadrati: avrebbero dovuto, quindi, presentare la richiesta di autorizzazione per una struttura di medie dimensioni.

Potrebbe sembrare una questione di lana caprina, una sottigliezza burocratica. Ma non è così. Per il Comune di Napoli, infatti, la correttezza formale anche della richiesta è imprescindibile. Il Comune sostiene che la procedura fosse chiara. Ma evidentemente deve essere sorto un fraintendimento. Ad ogni modo, la risoluzione del problema, a quanto filtra dal palazzo, potrebbe essere di facile soluzione e risolversi in poco tempo.

Il motivo della chiusura di Mondadori

Il motivo della chiusura temporanea di Mondadori, quindi, sono da attribuire al mancato ok alla Scia. Si tratta, in sostanza, a quanto apprende Fanpage.it, di una comunicazione di inefficacia relativa alla Scia per l'esercizio di vicinato nel settore non alimentare:

In relazione alla S.C.I.A indicata in oggetto, inviata con procedura telematica, si comunica che è da ritenersi inefficace per la seguente motivazione:

La superficie totale del locale oggetto dell'istanza (1.119 mg), che ricade nella parte del centro storico di Napoli perimetrata come sito Unesco, supera il limite imposto dall'art. 15, comma 1, del nuovo regolamento per il commercio al dettaglio in sede fissa su aree private, così come emendato con emendamento n. 6 dal c.c. con deliberazione n.35 del 30/06/2017: "La superficie di vendita dei locali per gli esercizi di vicinato di cui all'art. 4, comma 1, lett. a), della Legge Regionale non supera 250 mg. tale limite per nuove aperture nella parte del centro storico di Napoli perimetrata come sito UNESCO, è pari a 150 mg; la superficie unica totale, intesa quale superficie al netto delle murature, non supera i 500 mg, tale limite per nuove aperture nella parte del centro storico di Napoli perimetrata come sito UNESCO, è pari a 300 mg".

La conseguenza è che "l'attività non può essere svolta sotto forma di esercizio di vicinato". Ma "dovrà essere sospesa ad horas e potrà essere intrapresa solo a seguito del rilascio di un'autorizzazione per media struttura con provvedimento espresso da parte del Suap".

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