Non cameriere e badanti, ma grandi donne: Napoli contro gli stereotipi sulle donne ucraine

"Non cameriere e badanti, ma tutte grandi donne" è il manifesto per l'Ucraina apparso oggi sulle vetrine di molti negozi al centro storico di Napoli, in occasione delle Festa della Donna. Sul messaggio, firmato dall'associazione Artigiani e Commercianti .0 Via Tribunali, la foto delle combattenti dell'esercito ucraino e di altri personaggi di nazionalità ucraina, dal mondo dello spettacolo allo sport. Un modo per esprimere solidarietà al popolo ucraino, vittima della guerra, ma anche per fare agli auguri a tutte le donne.
L'associazione ha voluto così ribadire anche la sua presa di distanza dai luoghi comuni sbagliati, che vedono talvolta le donne ucraine solo come "cameriere e badanti" in Italia, quando invece sono in tantissime ad aver raggiunto traguardi di eccellenza in tutto il mondo. Una frase che richiama anche la polemica di qualche giorno fa per la gaffe pronunciata durante l'edizione straordinaria del Tg3 in onda nel pomeriggio del 24 febbraio con in studio ospiti Lucia Annunziata e Antonio Di Bella. Parole per le quali i due giornalisti si sono poi scusati.
La gaffe al Tg3 del 24 febbraio: "ucraine cameriere e badanti"
Cosa era accaduto in quell'edizione del Tg3? Durante il collegamento con l'esterno dell'ambasciata russa a Roma, dove il segretario del Partito Democratico Enrico Letta aveva organizzato un sit in di protesta. Mentre il parlamentare esprimeva solidarietà e vicinanza nei confronti delle "centinaia di migliaia di persone che rappresentano la comunità ucraina in Italia", pare essere Lucia Annunziata a lasciarsi andare a un commento infelice, sfortunatamente espresso a microfono aperto. "Centinaia di migliaia di cameriere e badanti…", sembra dire la conduttrice di In Mezz'ora e pare farle eco l'ex direttore di Rai3 e attuale responsabile del Day Time Rai, Antonio Di Bella, seduto accanto a lei in studio: "… e amanti", aggiunge la voce maschile. Dopo la polemica, sono arrivate anche le scuse di Annunziata e Di Bella.
La solidarietà dei commercianti di Napoli
L'associazione Artigiani e Commercianti .0 Via Tribunali ha poi spiegato il manifesto: "Via Tribunali esprime solidarietà al popolo ucraino “cameriere e badanti”: Anche se Lucia Annunziata e Antonio Di Bella si scusano per le parole pronunciate in fuori onda, l’Associazione .0 Commercianti e Artigiani di Via Tribunali vuole sottolineare quanto siano sbagliati e fuori luogo questi preconcetti pronunciati a pochi giorni dalla giornata simbolo dedicata alle donne: l’8 marzo. In un momento storico in cui le donne ucraine sono di fronte a un doloroso bivio: scegliere di scappare e lasciare mariti, padri o figli a combattere; oppure restare e resistere, non possiamo permetterci questi sgradevoli scivoloni.
L’Associazione .0 vuole celebrare questa particolare giornata ricordando che le donne ucraine, ma in realtà tutte le donne, sono “Grandi donne”, indipendentemente dalla loro professione. Per questo motivo sono stati distribuiti lungo Via Tribunali dei manifesti per l’8 marzo che esprimono solidarietà a tutto il popolo ucraino e augurano a tutte Buona Festa delle Donne".