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Napoli, per la morte di Salvatore Giordano 5 avvisi di garanzia

Si indaga per omicidio colposo: nel mirino della Procura ci sarebbero tecnici del Comune di Napoli e amministratori di condominio. Intanto sul luogo della tragedia fiori e bigliettini per ricordare il 14enne morto oggi.
A cura di Redazione
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Almeno cinque, gli avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta aperta a Napoli dopo la morte di Salvatore Giordano, il ragazzino di 14 anni rimasto vittima della caduta di calcinacci dalla Galleria Umberto I di Napoli. Il giovane è morto oggi dopo una agonia durata tre giorni e la Procura partenopea guidata da Giovanni Colangelo già domani potrebbe notificare gli i primi avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo. La rapidità degli avvisi è giustificata dal fatto che, in vista dell'autopsia, che dovrebbe svolgersi domani pomeggio al II Policlinico di Napoli, la Procura deve consentire a coloro che potenzialmente potrebbero essere ritenuti responsabili del crollo dei calcinacci e della mancata messa in sicurezza della struttura, di nominare difensori e propri periti di fiducia. Le indicrezioni che filtrano dalla Procura riferiscono di cinque indagati fra i quali ci sarebbero tecnici dell'amministrazione comunale guidata da Luigi de Magistris e amministratori di condominio, visto che la proprietà della struttura che ha ceduto sabato scorso era privata. I carabinieri hanno intenzione di acquisire immagini, fotografie, video e articoli di giornali circa l'allarme annunciato sui possibili crolli e rischi in Galleria nei mesi precedenti. Le indagini sono affidate ai pm Stefania Di Donna e Lucio Giugliano, coordinati dall'aggiunto Luigi Frunzio.

Marano di Napoli, rabbia per la morte del 14enne Salvatore Giordano

Salvatore Giordano era originario di Marano di Napoli: lì si ieri sera si è tenuta una partecipata e commossa fiaccolata di preghiera, quando il ragazzo era clinicamente morto e attaccato alle macchine e lì, oggi alla disperazione si è aggiunto il lutto. I genitori e i parenti del giovane chiedono venga fatta chiarezza sui motivi che hanno portato alla morte del figlio. Il sindaco di Marano e quello di Napoli hanno entrambi disposto il lutto cittadino. Intanto in via Toledo, di fronte alla Galleria Umberto, ancora transennata, ci sono mazzi di fiori e bigliettini polemici. Uno fra tutti rende bene il clima di rabbia: "Un giorno – c'è scritto – dovranno fare i conti con la loro vergogna". Intanto altri crolli hanno caratterizzato la giornata di oggi. Uno in zona Museo, pieno centro, ha coinvolto l'altra galleria cittadina, la Principe di Napoli, fortunatamente senza feriti. L'altro, invece, al rione Sanità al civico 76 di via Santa Maria Anteseacula 74.

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