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Muore in ospedale a 6 anni, un consulto medico avrebbe potuto salvarlo: due indagati

Per la Procura di Rovigo la morte del piccolo Giovanni Morello si sarebbe potuta evitare grazie ad un consulto di uno specialista che avrebbe potuto accertare le condizioni del bambino.
A cura di A. P.
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Morto in ospedale a Rovigo a soli sei anni perché nella struttura manca un reparto di Chirurgia Pediatrica e soprattutto perché nessun medico che lo ha visitato ha chiesto un consulto ad uno specialista. È quanto sostengono i consulenti incaricati dal Pubblico ministero di fare chiarezza sulla tragedia del piccolo Giovanni Morello, un bimbo di Anguillara Veneta morto il 13 gennaio scorso in ospedale a Rovigo, dove si trovava ricoverato da alcuni giorni. Secondo gli esami post morte, il bambino è morto per un'insufficienza multi-organo causata da un malfunzionamento dell'intestino. Secondo i periti, però, la morte di Giovanni Morello è stata causata anche da errori medici perché la visita specialistica era basilare per poter capire di cosa soffrisse.

Secondo la perizia, redatta dai docenti dell'Università di Padova Raffaele De Caro e Andrea Porzionato su ordine del Pm e già depositata nelle mani dell'autorità giudiziaria, se ci fosse stato il reparto di Chirurgia Pediatrica o un consulto con il medico specialista molto probabilmente il piccolo Giovanni Morello non sarebbe morto. A questo punto l'inchiesta, che ipotizza il reato di omicidio colposo, potrebbe portare un probabile rinvio a giudizio di almeno due medici del nosocomio. Inizialmente in relazione alla morte del piccolo erano sette i medici indagati ma per alcun di loro la posizione appare ormai chiarita.

Nel mirino della Procura in particolare i medici che hanno avuto in cura il piccolo nele ultime ore. Il bambino infatti era stato ricoverato l'11 gennaio con un blocco intestinale causato da un’influenza che però non destava sospetti o particolari preoccupazioni. Solo due giorni dopo le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente con l'arresto cardiaco fatale. Una situazione che per la Procura poteva essere evitata consultando uno specialista

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