Mps: perquisizioni a casa di Mussari e Vigni, si indaga anche su spartizione Pd-Pdl
Continuano le indagini della magistratura sul caso del Monte Paschi di Siena. Su ordine della Procura della Repubblica senese infatti i finanzieri del nucleo valutario questa mattina stanno operando una serie di perquisizioni nelle abitazioni dei massimi vertici dell'istituto di credito. I militari della Guardia di Finanza si sono presentati di buon mattino nelle abitazioni dell'ex numero uno Giuseppe Mussari e dell'ex direttore generale di Mps, Antonio Vigni con il compito di acquisire documentazione necessaria ai fini investigativi. Perquisizione anche nella sede centrale della banca a Siena, in particolare nell'ufficio dell'ex vice direttore generale Davide Rossi.
Interrogati esponenti politici locali – Intanto i Pm di Siena stanno scavando a fondo per accertare i rapporti tra la banca e i gruppi politici regionali della Toscana. In particolare nel mirino dei magistrati un presunto accordo tra i vertici di Pd e Pdl per la spartizione dei posti nei consigli di amministrazione e dei finanziamenti del Monte Paschi di Siena. Questa mattina uno dei titolari dell'inchiesta il Pm Antonino Nastasi si è recato a Firenze per ascoltare insieme ai colleghi locali Luca Turco e Giuseppina Mione, l'ex consigliere regionale Pdl, ex capogruppo in Comune a Siena e attuale coordinatore regionale di Fli Angelo Pollina. Quest'ultimo è stato convocato in Procura come persona informata sui fatti nell'ambito dell’indagine sulla banca Credito cooperativo fiorentino, per anni gestita dal coordinatore del Pdl Denis Verdini e fallita pochi anni fa.
Patto tra Pd e Pdl? – I magistrati senesi stano cercando di stabilire l'autenticità di un documento ritrovato in queste settimane in cui si stipulerebbe una sorta di patto fra l'onorevole Franco Ceccuzzi, ex sindaco di Siena del Pd, e l'onorevole Verdini del Pdl sulla spartizione delle influenze di Mps in cambio di desistenza nei rapporti fra maggioranza e opposizione nelle amministrazioni locali. Dal suo canto Ceccuzzi smentisce "categoricamente ogni tipo di accordo con Denis Verdini" e si mette a disposizione della magistratura per ogni chiarimento.
