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Morì perché troppo grassa per volare: al marito maxi risarcimento

La donna fu respinta da tre compagnie aeree che dovevano riportarla negli Stati Uniti: non potendo curarsi, morì pochi giorni dopo.
A cura di Antonio Palma
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Non era riuscita a tornare negli Stati Uniti dove avrebbe dovuto curarsi perché le compagnie aeree si rifiutarono di imbarcarla a causa della sua obesità. Pochi giorni dopo il fatto la sfortunata protagonista della storia, la 56enne Vilma Soltesz, 191 chili di peso e afflitta da una grave forma di diabete che l'aveva costretta all'amputazione di una gamba, morì. Ora, a distanza di due anni e dopo una lunga battaglia legale, il marito della donna, Janos Soltesz, è riuscito ad ottenere un risarcimento milionario dalle compagnie aeree che non permisero a sua moglie di ritornare a casa per curarsi. Come racconta il New York Daily News, l'uomo infatti aveva intrapreso una causa per “omicidio colposo” contro tre compagnie chiedendo 6 milioni di dollari di risarcimento. Anche se la causa si è conclusa con un accordo extragiudiziale i cui termini non sono stati rivelati, è probabile che la cifra pattuita si avvicini a quella richiesta dall'uomo.

La vicenda della donna

In effetti l'uomo e la defunta moglie nell’ottobre del 2012 dovettero affrontare un'avventura senza fine conclusa con la morte della donna. Dopo un viaggio nella natia Ungheria, la donna aveva prenotato un volo con la compagnia Klm per tornare nel suo paese d'adozione, gli Stati Uniti. Vilma aveva chiesto per lei due posti, ma alla vigilia della partenza, le venne detto che gli schienali non sarebbero stati in grado di sostenerla. Un secondo tentativo fu fatto con l'americana Delta il cui volo però partiva da Praga. Vilma e il marito Janos si fecero cinque ore di viaggio in auto per raggiungere la Repubblica Ceca, ma una volta arrivati scoprirono che non era disponibile nessuna sedia a rotelle in grado di portare la donna fino al velivolo. L'ultimo tentativo fu fatto con la tedesca Lufthansa. La coppia ritornò a Budapest, ma in questo caso la donna, le cui condizioni di salute nel frattempo erano peggiorate, non riuscì a giungere in aeroporto con il necessario anticipo e il comandante del volo si rifiutò di aspettare le complesse pratiche per il suo imbarco e partì senza di lei. La 56enne si aggravò e morì pochi giorni dopo.

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