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Vittorio Feltri, capolista di Fratelli d’Italia alle Comunali a Milano: “Credo di aver votato Sala”

“Non mi sono votato, penso di aver votato Sala”. Così Vittorio Feltri, capolista di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni comunali a Milano, ha risposto intervenendo alla trasmissione radiofonica “La Zanzara” su Radio24. Feltri alla fine è stato eletto in Consiglio comunale, risultando il più votato del suo partito. Ma ha già avvisato: “In Consiglio comunale andrò qualche giorno, poi me ne vado. Negli ultimi quarant’anni non ne ho mai visto uno”.
A cura di Francesco Loiacono
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Vittorio Feltri, Giorgia Meloni e Luca Bernardo sul palco di Piazza Duomo a Milano.
Vittorio Feltri, Giorgia Meloni e Luca Bernardo sul palco di Piazza Duomo a Milano

Non ha votato per se stesso e anzi pensa di aver votato per il candidato sindaco della coalizione avversaria, ossia Beppe Sala. Questa la sintesi dell'intervento di Vittorio Feltri alla trasmissione radiofonica "La Zanzara", in onda su Radio24. Il fondatore e direttore editoriale di Libero alle ultime Comunali era il capolista di Fratelli d'Italia ed è stato eletto in Consiglio comunale con 2268 voti, risultando il più votato tra i candidati del suo partito. Avrebbe potuto prendere un voto in più, il suo, ma a quanto pare al seggio è andato in confusione: "Non mi sono votato, mi hanno dato due lenzuolate e non ho un capito un cavolo di quello che c’era scritto. Penso di aver votato Sala. Il nome Feltri non l’ho scritto".

Feltri aveva già criticato il candidato sindaco del centrodestra a Milano, Bernardo

Un ulteriore smacco nei confronti del candidato sindaco della sua coalizione, Luca Bernardo, che alla fine è uscito nettamente sconfitto dalle votazioni dello scorso 3 e 4 ottobre. Già durante la campagna elettorale, infatti, Feltri non aveva lesinato "frecciate" all'indirizzo del primario di Pediatria del Fatebenefratelli: "Bernardo come politico non è all’altezza. Centrodestra? Una coalizione del ca…", erano state alcune parole pronunciate in un'intervista al quotidiano "Il Giornale", nel corso della quale Feltri aveva anche dato per scontata la vittoria di Sala alle elezioni.

Fin dalla scelta del giornalista come capolista di Fratelli d'Italia erano stati in tanti, anche all'interno della stessa coalizione di centrodestra, a storcere il naso. Anche perché Feltri non ha mai nascosto il fatto di non essere troppo interessato all'attività consiliare a Palazzo Marino. Un disinteresse ribadito anche alla Zanzara: "In Consiglio comunale andrò qualche giorno, poi me ne vado. Negli ultimi quarant’anni non ne ho mai visto uno". Da Feltri, recentemente condannato per il titolo di Libero "Patata bollente" su Virginia Raggi, sono arrivati anche commenti sull'inchiesta "Lobby nera" di Fanpage.it e sui no vax e no green pass: "Il fascismo è morto nel 1945, non è un pericolo, non ho mai conosciuto un fascista in vita mia", ha detto Feltri, che ha poi bollato come "imbecilli" e "cretini" coloro che rifiutano i vaccini: "Rischiano di ammalarsi e morire, non hanno capito un c…".

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