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Ucciso alle spalle con un coltello, chi era Claudio Doha: si cerca l’assasino

Martedì notte un uomo di 33 anni è stato accoltellato alla schiena vicino alla stazione di Mede (Pavia). La vittima è Claudio Doha, si cerca l’assassino.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Nella giornata di martedì 12 dicembre, un uomo è stato ammazzato vicino alla stazione ferroviaria di Mede (Pavia). La vittima si chiamava Claudio Doha e aveva 33 anni. Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento, sembrerebbe che la sua sia stata un'esecuzione: è stato colpito alle spalle con un grosso coltello e lasciato a terra. Per il momento non si conosce l'identità del suo assassino: quattro persone sono state portate in caserma ma, come spiegato dal quotidiano Il Giorno, per nessuno di loro è stato emesso un provvedimento.

I carabinieri indagano tra i conoscenti della vittima

Nonostante il tempestivo intervento degli operatori sanitari del 118, per il 33enne non c'è stato nulla da fare: è stato trovato in via Fratelli Magnani con la lama ancora conficcata nella schiena. I carabinieri della compagnia di Voghera hanno svolto i rilievi: nessuno sembrerebbe aver visto nulla. Le ipotesi al vaglio sono diverse, tra queste anche quella di un litigio degenerato poi nel delitto.

Non è escluso che l'uomo sia stato colpito in un altro punto e che si sia poi spostato proprio vicino allo scalo ferroviario. Considerato che la vittima è stata colpita di spalle, è possibile che conoscesse il suo assassino e che si fidasse di lui o lei. Per questo motivo, gli inquirenti stanno concentrando le indagini sulla stretta cerchia di Doha. Potrebbero infatti esserci ulteriori elementi in grado di fornire un quadro più dettagliato della vicenda.

Le parole del sindaco

"Il fatto accaduto nella notte con l'accoltellamento di una persona a Mede, lascia prima di tutto il dispiacere per una vita spezzata in circostanze così tragiche. Ma al tempo stesso impone anche alcune riflessioni che nascono dalle reazioni sconsiderate che sono state postate su pagine social, ormai diventate la tribuna di chi, per motivi ben conosciuti, li utilizza allo scopo di strumentalizzazione politica e, in modo decisamente chiaro, indirizza l’opinione pubblica contro l’amministrazione comunale", ha affermato il sindaco Giorgio Guardamagna rispondendo anche a chi ha mosso accuse sulla mancanza di sicurezza sul territorio.

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