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Uccide un ragazzo e viene ripreso dalle telecamere mentre racconta l’omicidio agli amici: arrestato 18enne

I carabinieri hanno arrestato quattro ragazzi per l’omicidio di del 21enne Mohamed Elsharkawy. Dopo averlo accoltellato, il presunto killer ha raccontato agli amici dell’aggressione mentre veniva ripreso dalla telecamera di un bar.
A cura di Alice De Luca
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I carabinieri hanno fermato quattro giovani accusati di essere i presunti omicidi del 21enne Mohamed Elsharkawy, conosciuto come Mauro, ucciso con una coltellata nella notte tra il 18 e il 19 aprile in via Bruno Fusé, ad Abbiategrasso. A incastrarli sarebbero stati i video delle telecamere di sorveglianza di un bar tabacchi che hanno catturato la loro confessione nei minuti successivi all'aggressione. Negli audio delle riprese si sentono i ragazzi conversare fra loro. "Ci stava Andre, sto coglione", dice uno, a cui l'altro risponde: "Meno male che sono sceso e ho iniziato a prenderlo a pugni" e poi "Sei Mauro? ‘Si'. Bum".

I quattro giovani sono stati fermati quattro giorni dopo. Il più giovane di loro si chiama Andrea Rallo, ha 18 anni e sarebbe, secondo gli investigatori, quello che ha accoltellato Elsharkawy. Con lui c'erano, la sera dell'aggressione, i suoi due fratelli, il ventenne Mario e il 27enne Nicolò, insieme all'amico Joshua La Valle, anch'egli 27enne. Nella convalida del fermo, firmato dal gip di Pavia Luigi Riganti, gli inquirenti hanno ricostruito gli eventi di quella notte.

L'incontro tra Elsharkawy e Rallo è avvenuto verso mezzanotte e mezza, quando il primo ha chiesto all'altro di incontrarsi in un bar per chiarire una questione legata alla droga. Da qualche tempo, infatti, Rallo accusava Elsharkawy di essersi intascato 600 euro per una partita di hashish mai consegnata. "Inizialmente io non volevo andare – ha raccontato il 18enne ai carabinieri – in quanto non volevo isolarmi con lui. Alla fine acconsentivo alla sua richiesta e lo seguivo. Nell'accostarmi a lui vedevo che estraeva dalla tasca la mano con cui impugnava un coltello. Vedendolo mi sono spaventato e gli ho tirato un pugno".

A quel punto Rallo ha chiamato a raccolta i fratelli e l'amico, ma in un primo momento è tornato a casa. É solo quando i quattro hanno incontrato per la seconda volta Elsharkawy e lo hanno trovato nuovamente armato che l'hanno aggredito prendendolo a calci e pugni. A nulla è valso il tentativo di un uomo di aiutare il 21enne: "Cercava di difendersi dall'aggressione – ha raccontato il testimone – ma ogni volta che cercava di scappare, loro lo afferravano e continuavano a picchiarlo. Nel corso dell'aggressione, quando tentavo di far desistere gli aggressori dal picchiare Mauro, loro mi riferivano testualmente: ‘Frate, ci deve dei soldi‘". A quel punto Rallo è riuscito a disarmare Elsharkawy sottraendogli il coltello e con quella stessa arma lo colpisce al petto: "Stavamo litigando a terra, gli ho tolto dalle mani il coltello e per difendermi gli ho dato una coltellata. Ho provato a difendermi in tutti i modi, mi son trovato davanti questo con il coltello e gliel'ho data".

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