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Troppa attesa nei pronto soccorso, Regione Lombardia alle Asst: “Rimandare gli interventi non urgenti”

Regione Lombardia invita le Asst del territorio a posticipare almeno fino al 15 gennaio gli interventi programmatici non urgenti: tutto perché in questi giorni è aumentata l’attesa in pronto soccorso per i pazienti no Covid gravi.
A cura di Giorgia Venturini
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Anche in questa quarta ondata Covid gli ospedali sono costretti a riorganizzare la loro programmazione interna. Per favorire i ricoveri urgenti di pazienti non malati Covid e gravare i reparti da casi meno gravi Regione Lombardia invita tutte le Asst di posticipare gli interventi programmati che non richiedono la massima urgenza. Il campanello d'allarme, ancora una volta, arriva dai pronto soccorso: qui troppi pazienti non gravi occupano per troppi minuti i posti letto, facendo attendere quelli più gravi. Ecco quindi che la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia – tramite nota ufficiale – comunica di "essere intervenuta per contrastare il crescente fenomeno di ‘boarding' di pazienti non-Covid presso i pronto soccorso delle strutture sanitarie lombarde. Si tratta di un maggiore rallentamento nel ricoverare tempestivamente pazienti dai Pronto soccorso".

Rinviare fino al 15 gennaio gli interventi non urgenti

In questo periodo di quarta ondata del virus, a maggior ragione la precedenza è sui pazienti gravi a cui è necessario un ricovero immediato d'urgenza anche nei reparti no Covid. Tutti gli appuntamenti non urgenti dunque verranno slittati di qualche settimana. Poi nel dettaglio Regione Lombardia entra nel dettaglio: "Al fine di liberare posti per pazienti Covid-free da ricoverare in urgenza – prosegue la Nota – la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia ha quindi invitato le Direzioni Sanitarie, tra cui Asst Santi Carlo e Paolo, Asst Fatebenefratelli-Sacco, Asst Ovest Milanese, Asst dei Sette Laghi, Asst Lariana, a valutare la possibilità di rimodulare, fino al 15 gennaio, gli interventi programmati differibili, cosiddetti in elezione, in modo da sgravare i reparti e facilitare i ricoveri indifferibili che giungono dai pronto soccorso".

Per il personale sanitario tamponi ogni sette giorni

Soluzione che viene adottata anche in questa nuova ondata a cui gli ospedali sono costretti ad attenersi per uscire dall'emergenza. Certo è che rispetto al periodo natalizio dello scorso anno, oggi quasi tutti i lombardi sono vaccinati. Seppur sono aumentati infatti i contagi, la situazione resta sotto controllo. Regione Lombardia ha però deciso di rafforzare le misure di controllo e sorveglianza al Covid-19 per il personale sanitario lombardo: sempre tramite una nota, da Palazzo Lombardia spiegano che il personale a contatto con pazienti immunosoppressi operante nei centri dialisi i tamponi saranno effettuati ogni sette giorni e non più ogni quattordici giorni. Tra le altre raccomandazioni, c'è anche quella di continuare a usare le mascherine Ffp2 per il personale che ha un contatto diretto con i pazienti nei reparti degenza.

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