video suggerito
video suggerito
Violenze al carcere minorile Beccaria di Milano

“Ti sparo, ti ammazzo”: 3 agenti pestano con pugni, calci e scarpate in testa un 18enne al carcere Beccaria

È stata presentata richiesta di incidente probatorio per indagare i pestaggi e le torture che sarebbero state perpetrate ai danni dei detenuti del carcere Beccaria di Milano. Dalle carte, visionate da Fanpage.it, emerge anche un episodio del 2022 quando 3 agenti picchiarono e minacciarono di morte un detenuto 18enne.
A cura di Giulia Ghirardi
333 CONDIVISIONI
Alcune immagini dei pestaggi avvenuti al carcere Beccaria
Alcune immagini dei pestaggi avvenuti al carcere Beccaria
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Ti sparo, ti ammazzo". Nel mentre, "pugni e calci, anche in testa con una scarpata, tanto da lasciare sulla nuca del detenuto l’impronta dello stivale". In questi giorni, le pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, insieme all'aggiunta Letizia Mannella, hanno presentato richiesta di incidente probatorio per indagare ulteriormente i pestaggi e le torture che sarebbero state perpetrate ai danni dei detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano tra il 2022 e il 2024. Oltre agli agenti della penitenziaria, sono finite nelle indagini anche figure apicali dell'Istituto. Tra queste le ex direttrici Cosima Boccoliero e Maria Vittoria Menenti. In più, il numero delle persone indagate per i pestaggi e le torture è salito da 27 a 42. Le accuse sono, a vario titolo, quelle di tortura, maltrattamenti aggravati, lesioni e falso.

Come emerge dalle carte che Fanpage.it ha potuto visionare, nel corso delle indagini sarebbero emersi nuovi episodi di violenza subiti dai ragazzi trattenuti nell'Istituto. Tra questi, anche quello vissuto da un detenuto di appena 18 anni, che sarebbe stato picchiato e minacciato di morte da 3 agenti della polizia penitenziaria. Un episodio estremamente grave, secondo le pm, perché "commesso con crudeltà, da più persone riunite, […] commessi con abuso dei poteri e in violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione o un pubblico servizio".

Detenuto 18enne picchiato e minacciato di morte al Beccaria: cosa sappiamo

Il 22 dicembre 2022 "Gusman Erasmo Matteo, Pisano Mario e Mastronicola Roberto aggredivano il detenuto" perché "sbatteva il blindo" per chiedere la fine dell'isolamento dove si trovava a seguito di un provvedimento disciplinare.

"Un agente lo accompagnava nell'ufficio del capoposto" Gusman e, una volta dentro, questo avrebbe iniziato ad aggredirlo verbalmente: "A chi vuoi rompere il cazzo, oggi sei ancora chiuso”. E, senza attendere risposta, il capoposto avrebbe iniziato a colpirlo "con uno schiaffo in faccia". È a questo punto che Pisano e Mastronicola, anche loro presenti nella stanza, si "alzavano e lo buttavano  a terra, tenendogli bloccate le braccia" mentre Gusman "si poneva sopra di lui colpendolo con numerosi pugni in faccia".

Mentre si consumava la violenza, Gusman avrebbe iniziato a minacciare di morte il detenuto 18enne: "Ti sparo, ti ammazzo”.  Poi: “Mo’ ti strappo sto coso”, avrebbe aggiunto il capoposto riferendosi al piercing che il ragazzo aveva sulla guancia. In più, per impedire che il 18enne si opponesse, Pisano "prendeva le manette e, dopo averlo girato con la faccia a terra con l’aiuto degli altri due assistenti, lo ammanettava con le mani dietro la schiena".

E mentre il giovane detenuto si trovava a terra, a faccia in giù, ammanettato, Gusman, Pisano e Mastronicola "urlando insulti, continuavano a picchiarlo con pugni e calci, colpendolo anche in testa con  una scarpata, tanto da lasciare sulla nuca del detenuto l’impronta dello stivale" e provocargli copiose perdite ematiche, oltre a ferite sul labbro ed ematomi agli occhi, per poi lasciarlo "a terra sanguinante".

333 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views