Tenta il suicidio buttandosi nel fiume dopo essere stata violentata: identificato l’aggressore, è un 16enne
È un ragazzo di 16 anni ospite di una comunità il presunto responsabile della violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 15 anni che dopo aver subito la violenza ha tentato il suicidio gettandosi nel Ticino. La polizia di Pavia è riuscita a risalire al giovane, di origini nordafricane, risalendo alle immagini delle telecamere di video-sorveglianza della zona. I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 26 dicembre a Pavia: la ragazza era stata salvata del gesto estremo grazie all'intervento di due agenti che si sono gettati in acqua e le hanno salvato la vita.
Come precisa La Provincia Pavese il 16enne è stato denunciato ma nei suoi confronti non sono state prese misure restrittive: verrà presto sottoposto a interrogatorio e si sta procedendo con tutti gli accertamenti richiesti dalle indagini. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, i due giovani si erano conosciuti sui social due giorni prima dell'incontro e si erano dati appuntamento alla stazione di Milano Porta Garibaldi il giorno di Santo Stefano. Una volta insieme avevano deciso di raggiungere Pavia: qui una volta nell'area vicino al Ticino è avvenuta la violenza. La ragazza avrebbe provato a difendersi ma senza riuscirci. Al termine della violenza sessuale, il giovane si sarebbe offerto di riaccompagnare la ragazza alla stazione del treno come se nulla fosse successo.
La 15enne si era rifiutata e una volta sola aveva chiamato in Questura prima di lasciare un ultimo messaggio alla madre. Disperata si era così gettata nelle acque gelide del Ticino. Oggi la giovane sta bene grazie all'intervento quel giorno di due agenti che si sono precipitati da lei per soccorrerla dopo quella disperata chiamata. Immediatamente è giunta sul posto anche un'ambulanza, che ha trasportato la ragazza all'ospedale: era arrivata in avanzato stato di ipotermia ma dopo pochi giorni di ricovero è stata dimessa. Ora è arrivata anche la denuncia