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Studente 14enne travolto e ucciso da un tram a Milano, la Procura indaga sulla mancanza di segnaletica

Un 14enne era stato travolto e ucciso l’8 novembre 2022 da un tram a Milano. La gip ha archiviato la posizione del conducente Atm, ma ha incaricato la Procura di approfondire l’eventuale responsabilità del Comune sulla mancanza di segnaletica di pericolo agli attraversamenti dei binari.
A cura di Enrico Spaccini
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L'8 novembre del 2022 un 14enne venne travolto e ucciso da un tram in via Tito Livio a Milano. Lo studente stava raggiungendo in bicicletta il liceo scientifico ‘Einstein' quando ha dovuto attraversare i binari. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il 55enne che stava conducendo il mezzo di Atm non era distratto in alcun modo, anzi suonò il clacson, provò a frenare, senza però riuscire a evitare l'impatto mortale. Per questo motivo, la gip Stefania Donadeo ha accolto la richiesta di archiviazione dell'ipotesi di omicidio stradale a carico del 55enne, ma ha incaricato gli inquirenti di approfondire se c'è stata una responsabilità del Comune nella mancata segnaletica dei tratti stradali asfaltati in cui i binari del tram possono essere attraversati.

La morte del 14enne in via Tito Livio

Erano circa le 8:15 di martedì 8 novembre e il 14enne stava pedalando verso l'ingresso del liceo scientifico statale ‘Albert Einstein' tra i quartieri di Porta Romana e Calvairate, a Milano. Come accertato dalle indagini condotte dalla pm Maria Crtistina Risa, lo studente ha attraversato i binari del tram all'altezza di via Tito Livio dove un tratto asfaltato collega le due corsie. Di certo c'è che il 14enne non aveva le cuffiette alle orecchie e nemmeno il cellulare in mano.

L'ipotesi formulata dagli investigatori è che lo ragazzino era sovrappensiero, o forse per la fretta di arrivare in orario a lezione, ha sbagliato i calcoli della finestra temporale tra il passaggio del tram e i secondi impiegati per superare i binari. Nemmeno il conducente del mezzo Atm (che funzionava perfettamente) era distratto in alcun modo. Il 55enne, anzi, provò in ogni modo di segnalare al ciclista il suo arrivo e di arrestare la corsa del tram, ma non riuscì a evitare l'impatto.

Il nuovo incarico affidato alla Procura di Milano

Come riportato dal Corriere della Sera, sulla base di questi elementi, la Procura ha richiesto alla giudice delle indagini preliminari Stefania Donadeo di archiviare la posizione del tranviere di Atm. Per l'uomo era stato ipotizzato il reato di omicidio stradale colposo, ma per gli inquirenti non ha avuto nessuna colpa. La gip ha deciso di accogliere la richiesta, ma le indagini non terminano qui.

Secondo la giudice, infatti, bisogna ancora approfondire un eventuale ruolo del Comune di Milano sull'intera questione. Quello che gli investigatori dovranno capire è se nei tratti in cui i binari del tram possono essere intersecati da bici o altri veicoli si debba posizionare una segnaletica che avvisi del potenziale pericolo. È probabile che la Procura conferisca a un perito la consulenza tecnica.

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