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Strangola la madre e finge che sia caduta in casa a Milano: Pietro Crotti a processo per omicidio

Il prossimo 2 luglio si aprirà il processo a carico di Pietro Federico Crotti. Il 47enne è accusato dell’omicidio volontario aggravato della madre Piera Riva: l’avrebbe strangolata e poco dopo avrebbe chiamato i soccorsi dicendo che era caduta.
A cura di Enrico Spaccini
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La pm Giancarla Serafini ha chiesto e ottenuto dalla gip Fiammetta Modica il rinvio a giudizio immediato per Pietro Federico Crotti, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abietti e futili e dai maltrattamenti. Secondo l'accusa, lo scorso gennaio il 47enne avrebbe strangolato con una cintura la madre Piera Stefanina Riva e avrebbe chiamato i soccorsi fingendo che fosse morta per una caduta accidentale in casa nel loro appartamento di via Wildt a Lambrate. Il processo si aprirà il prossimo 2 luglio davanti alla Corte d'Assise di Milano.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile, Crotti viveva insieme a sua madre 75enne nell'appartamento di via Wildt in seguito alla morte del marito di lei e a causa della sua separazione e dei vari problemi economici. La mattina del 13 gennaio il 47enne aveva chiamato il 112 dicendo di aver trovato sua madre a terra, già senza vita. Avrebbe spiegato che probabilmente l'anziana, che aveva problemi di salute e che assumeva diversi farmaci, era caduta e aveva battuto la testa, ma lui non se ne sarebbe accorto perché indossava un paio di cuffie.

Tuttavia, l'autopsia aveva rilevato come Riva in realtà fosse morta in seguito a percosse e soffocamento e gli investigatori si sono messi ad analizzare il cellulare del figlio. Crotti, che aveva problemi di droga e alcol, precedenti per maltrattamenti sull'ex compagna e alcuni ricoveri in reparti psichiatrici per abuso di sostanze, la notte tra il 12 e il 13 gennaio prima di chiamare il 112 aveva scattato foto e realizzato video con il telefono mostrando il corpo della donna già morta e dicendosi dispiaciuto.

Non solo, sarebbero emersi anche precedenti video nei quali avrebbe cercato di precostituirsi una giustificazione plausibile per la morte della madre già a dicembre e novembre. Proprio il 18 novembre, inoltre, ci sarebbe stato il riscatto della polizza vita dell'anziana e una cimice, piazzata nella sua auto, avrebbe catturato il momento in cui Crotti avrebbe confessato di aver strozzato la madre a un amico. Infine, il direttore della filiale della banca in cui Riva aveva un conto aperto ha testimoniato che, in seguito al decesso della donna, il 47enne avrebbe prelevato 30mila euro.

Lo scorso 11 marzo la gip Modica del Tribunale di Milano aveva disposto la misura cautelare in carcere per Crotti e ora ha accolto la richiesta della pm Serafini e rinviato a giudizio immediato il 47enne. L'uomo dovrà quindi rispondere di omicidio volontario.

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