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Covid 19

Stefano Boeri vince la battaglia contro il Covid: “Era la variante inglese, esperienza angosciante”

“È stata un’esperienza dura e angosciante ma posso dire che è stato anche rincuorante trovare una sanità pubblica di così alto livello”. Così l’architetto milanese Stefano Boeri dopo il ricovero di dieci giorni al Niguarda a causa dell’infezione da Covid: “Ho preso la variante inglese – ha aggiunto – con una carica virale molto forte”.
A cura di Filippo M. Capra
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(LaPresse)
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Affida al suo profilo Facebook il messaggio per assicurare tutti delle sue condizioni Stefano Boeri, l'architetto milanese padre del Bosco verticale. Il 64enne scrive di uscire "da un ricovero per Covid-19 dal reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Niguarda", dove Boeri assicura di aver "trovato un team straordinario di medici, operatori, stagisti diretto dal professor Andrea Bellone, direttore del reparto di Medicina d’urgenza e Pronto soccorso; uniti da competenza, umanità, scrupolo". L'architetto sottolinea che "trovare una qualità così alta nella medicina pubblica milanese e italiana non è certo raro, ma rincuora sapere che anni di penalizzazione della sanità pubblica non hanno scalfito alcune nostre assolute eccellenze".

Il post su Instagram di Stefano Boeri
Il post su Instagram di Stefano Boeri

Boeri: Un'esperienza dura e angosciante

Stefano Boeri è stato ricoverato per circa dieci giorni al Niguarda a causa della variante inglese, come da lui stesso raccontato al Corriere della sera: "Ho preso la variante inglese con una carica virale molto forte" che l'ha costretto a casa "per quattro o cinque giorni", prima di ricorrere al ricovero in ospedale a causa della polmonite che si era sviluppata. "Devo essermi contagiato intorno al 24 di febbraio e il 28 ho scoperto di essere positivo", ha spiegato, prima di ricordare che il ricovero in ospedale l'ha costretto a stare per molto tempo sotto ossigeno, etichettando questa come "un’esperienza dura e angosciante". Boeri ha però spiegato al Corsera che "da un altro punto di vista, ora che ne sono uscito, posso dire che è stato anche rincuorante trovare una sanità pubblica di così alto livello". Adesso un'altra settimana "di cure e assoluto riposo" perché "non sono ancora guarito del tutto".

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