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Sonico, spacciavano cocaina tra gli ospiti della comunità di recupero: fermati 3 pusher

Spacciavano cocaina tra gli ospiti di una comunità di recupero di Sonico, in provincia di Brescia. Le indagini, nei confronti di tre uomini fermati con l’accusa di spaccio, sono partite dalle segnalazioni di uno dei responsabili della struttura terapeutica di Sonico, che da tempo sospettava dello scambio tra i pusher e gli ospiti della comunità.
A cura di Ilaria Quattrone
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(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Spacciavano cocaina tra gli ospiti di una comunità di recupero e, a seguito di diverse segnalazioni da parte di uno dei responsabili della struttura, sono stati fermati. È successo a Sonico, in provincia di Brescia, dove i carabinieri della stazione di Edolo, con la collaborazione del personale del nucleo cinofili di Orio al Serio, hanno fermato tre persone con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.

Brescia, cocaina tra gli ospiti di una comunità di recupero

Sembra che i tre avessero avviato un giro di spaccio tra gli ospiti della comunità terapeutica Exodus di Sonico e tra i tossicodipendenti della stessa zona. L'indagine dei carabinieri, è partita dopo le segnalazioni inoltrate dal responsabile della struttura, il quale da diverso tempo sospettava del fatto che alcuni dei 28 ospiti del centro comprassero droga. Dagli accertamenti dei militari è poi emerso che i tre uomini, tutti pregiudicati e rispettivamente di 43, 35 e 31 anni, avrebbero venduto della cocaina a qualche ospite e ad altri tossicodipendenti della zona. Da quanto è emerso dalle indagini, i clienti avrebbero acquistato al prezzo di 80 euro singole dosi da mezzo grammo.

Dopo aver individuato i luoghi in cui avvenivano gli scambi, le modalità, e dopo aver sentito le testimonianze di alcuni ospiti inseriti nel programma di recupero, i militari hanno deposito l'esito delle indagini alla procura di Brescia. Il giudice ha quindi applicato nei confronti del 43enne residente a Berzo Demo, nel Bresciano, e attualmente in carcere, il divieto di dimora in tutta la provincia di Brescia. Agli altri due indagati, uno residente a Berzo Demo e l'altro a Modena, l'obbligo di presentazione giornaliero. 

  

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